Signor Hänni, finalità hanno le visite aziendali per il gestore di un fondo?
In qualità di gestore del fondo Raiffeisen Futura – Swiss Stock, gestisco il denaro che i clienti mi affidano. Per questo motivo devo e voglio assicurarmi che ogni volta che effettuo investimenti azionari per il fondo, le società incluse soddisfino i miei elevati standard qualitativi. Per me e il mio team, specializzato in azioni svizzere, non è sufficiente informarsi telefonicamente sulle attività aziendali con i dirigenti delle società. Anche se raccogliamo il maggior numero possibile di informazioni rilevanti dall'ufficio, spulciamo enormi quantità di cifre, le analizziamo nel dettaglio, le confrontiamo con i dati di altre aziende dello stesso settore e le discutiamo con gli analisti di altri istituti finanziari, per noi è altrettanto importante esaminare con cura le aziende direttamente in loco per avere un quadro completo. Nel caso di Ypsomed, questo lavoro viene svolto da Carla Bänziger del mio team.
Perché proprio la signora Bänziger?
Carla analizza le aziende svizzere del settore chimico-farmaceutico e delle tecnologie mediche. In quanto biologa molecolare con dottorato, è predestinata a questo ruolo. Grazie alle innumerevoli ore trascorse in laboratorio nel corso dei suoi studi, è esperta nell'analizzare i più piccoli dettagli. In veste di analista finanziaria nel mio team, da circa sette anni esamina con la stessa meticolosità le aziende svizzere dei settori citati prima per verificarne l'idoneità all'inserimento nel Raiffeisen Futura – Swiss Stock. Inoltre, conosce molto bene il fondo in qualità di vice gestore. Sono state proprio le sue ricerche approfondite ad attirare la mia attenzione su questo promettente investimento. È grazie a lei che ho finalmente aperto una posizione Ypsomed all'interno del fondo nell'estate del 2023.
Signora Bänziger, cosa la colpisce di questa azienda?
Credo che la storia di questa azienda a conduzione familiare, fondata nel 1984, sia straordinaria. Quella che all'epoca nacque nell'Emmental come un'invenzione di nicchia da parte di due fratelli della famiglia Michel, è fiorita oggi grazie all'attenzione al cliente, all'innovazione costante, alla qualità e alla tecnologia all'avanguardia in un'azienda dal respiro internazionale, specializzata in soluzioni per l'automedicazione, soprattutto destinate ai pazienti diabetici sottoposti a terapie insuliniche. Nel frattempo è passata alla guida la nuova generazione, con Simon Michel come CEO. Da quando Raiffeisen Futura – Swiss Stock ha investito in azioni Ypsomed, Marc e io siamo a stretto contatto con lui, in un rapporto da pari a pari. Sono impressionata dall'avvedutezza e dalla lungimiranza con cui il signor Michel guida le sorti dell'azienda. Il suo successo è corroborato dai solidi risultati d'esercizio sul lungo periodo, che discutiamo regolarmente in dettaglio con il responsabile finanziario di Ypsomed.
Può descrivere brevemente l'attività di Ypsomed?
Il nome dell'azienda è riassumibile in una parola: il latino «ipso» significa «sé» mentre «med» sta per «medicazione». L'automedicazione è il core business di Ypsomed, suddiviso nelle aree principali Diabetescare e Delivery Systems. Diabetescare comprende sistemi di iniezione e infusione destinati a pazienti diabetici, farmacie e cliniche. Delivery Systems offre soluzioni personalizzate e una gamma completa di servizi per aziende farmaceutiche e biotecnologiche che sviluppano, producono e distribuiscono terapie iniettabili. Esse collaborano quasi esclusivamente con Ypsomed sin da prima del loro lancio sul mercato. Poiché il farmaco e il sistema di somministrazione personalizzabile vengono approvati insieme, quest'ultimo viene impiegato sin dagli studi clinici in cui vengono testati l'effetto e la tollerabilità di un farmaco sui soggetti in esame. Ad esempio, Ypsomed ha recentemente fornito al produttore farmaceutico danese Novo Nordisk il supporto tecnico per la progettazione, la produzione e il confezionamento della terapia iniettabile contro l'obesità di nuova generazione, attualmente sottoposta all'ultima delle tre fasi di studio clinico. A mio avviso, questo dovrebbe incrementare ulteriormente le vendite degli iniettori a penna e degli autoiniettori di Ypsomed, già in aumento negli ultimi anni.
Questa terapia aiuta davvero a perdere peso?
Secondo le testimonianze sulla versione attualmente disponibile di questa terapia, in cui Ypsomed non è coinvolta, è possibile perdere rapidamente peso, ma possono anche verificarsi sgradevoli effetti collaterali. Può essere prescritta solo da uno specialista. I principi attivi contenuti nel farmaco agiscono attivamente sul metabolismo favorendo il rilascio di insulina, abbassando quindi il livello di zucchero nel sangue, rallentando allo stesso tempo la digestione nello stomaco e nell'intestino e trasmettendo al cervello una sensazione di sazietà.
Ciò richiede conoscenze riguardo ai processi del nostro corpo. Non c'è da stupirsi che il signor Hänni abbia incaricato lei, ex biologa molecolare, dell'esame dell'azienda Ypsomed. Cos'altro ha in serbo l'azienda?
Oltre a vari modelli di iniettori a penna e autoiniettori, Ypsomed offre anche microinfusori di insulina convenzionali. Tutto è iniziato nel 1984, quando l'allora Disetronic ebbe l'idea commerciale. Nel corso degli anni i microinfusori si sono trasformati in moderni dispositivi per diabetici e di recente hanno contribuito proficuamente alle vendite complessive. Qualche mese fa, l'azienda ha annunciato la vendita di questa area aziendale per concentrare la propria strategia a lungo termine su sistemi più promettenti, che richiedono tecnologie all'avanguardia.
Una tecnologia all'avanguardia ha il suo prezzo. Come fa Ypsomed a rimanere competitiva a livello globale?
Ypsomed è anche impegnata nella somministrazione di biosimilari, prodotti «simili» ai farmaci biologici di riferimento, che vengono autorizzati solo dopo la scadenza del brevetto del farmaco originale. Di conseguenza il loro costo è inferiore. Poiché il sistema sanitario preme per ridurre i costi, Ypsomed sta registrando un maggiore interesse da parte dei produttori di biosimilari. Anche se i biosimilari sono più economici per il sistema sanitario, ciò non significa che Ypsomed guadagni meno da questi rispetto ai prodotti originali. Inoltre, per ragioni legate ai costi, qualche anno fa l'azienda ha deciso di avviare due stabilimenti produttivi all'estero: uno a Schwerin, nel nord della Germania, e un altro a Changzhou, in Cina. Gli impianti altamente automatizzati di Burgdorf e Soletta, dotati di strumenti di stampaggio a iniezione, macchine di assemblaggio e di stampa all'avanguardia, progettati per volumi elevati, garantiscono in Svizzera una produzione snella ed efficiente sotto il profilo economico. Per quanto riguarda la concorrenza internazionale, Ypsomed tiene testa allo svantaggioso franco forte grazie alla sua eccellente qualità, a innovazioni di rilievo e a un'assistenza di prim'ordine e irrinunciabile per la clientela, che insieme conferiscono all'azienda un buon potere di determinazione dei prezzi.
Come fa Ypsomed a stare al passo con le ultime conquiste della medicina e della tecnologia?
La cosiddetta immunooncologia, una recente ma promettente scoperta nel campo della medicina oncologica, utilizza il sistema immunitario dell'organismo per combattere i tumori. Il processo viene attivato grazie all'iniezione di un farmaco, che viene somministrato meno frequentemente rispetto al trattamento del diabete, ma a dosi più elevate. Anche in questo caso Ypsomed ha sviluppato un apposito sistema di somministrazione della terapia: un iniettore con serbatoio preriempito, di dimensioni corrispondenti. Il paziente applica questo dispositivo «indossabile» sulla pelle come un cerotto e assume la quantità necessaria in modo sterile premendo semplicemente un pulsante. Dal punto di vista tecnologico, i dispositivi Ypsomed possono ora connettersi anche allo smartphone. In questo modo chi utilizza i microinfusori di insulina può assumere automaticamente le dosi richieste. In un prossimo futuro, chi utilizza iniettori a penna o autoiniettori potrà comunicare al medico e all'assicuratore malattie, direttamente tramite smartphone, l'avvenuta somministrazione del farmaco e la relativa dose.
Un armadietto dei medicinali high-tech, per così dire. Quale certificato di qualità assegnerete a Ypsomed dopo la vostra ultima visita?
Un certificato di prim'ordine. L'azienda è leader mondiale nel settore e vanta un bilancio sano e un basso livello di indebitamento. Nel corso dei molti anni dalla costituzione dell'azienda, il suo modello aziendale si è dimostrato valido e, insieme agli intelligenti investimenti strategici in ricerca e sviluppo e alle innovazioni orientate alle clientela, ha consolidato il successo aziendale. L'obiettivo di Ypsomed di azzerare le emissioni nette di CO2 lungo l'intera catena di valore entro il 2040 non è rimasta una mera dichiarazione di intenti. In diverse sedi sono già in funzione impianti solari. Come ho potuto constatare in prima persona, anche la cultura aziendale praticata presso Ypsomed è esemplare. Dopo la visita, Marc e io ci siamo confrontati e abbiamo spuntato tutti i requisiti di qualità che ogni azienda in cui Raiffeisen Futura – Swiss Stock investe deve soddisfare. In poche parole, manteniamo con piena convinzione la posizione in Ypsomed.
Signor Hänni, come valuta l'attuale contesto d'investimento?
Seppur con un certo ritardo, molte aziende trarranno beneficio dall'attuale allentamento della politica monetaria delle principali banche centrali sotto forma di minori costi del capitale di terzi. La nuova amministrazione Trump potrebbe stimolare l'economia americana con tagli alle imposte e una minore regolamentazione, ma potrebbe anche compromettere il commercio globale attraverso l'introduzione di nuovi dazi sull'importazione. La Germania, principale partner commerciale della Svizzera, è attualmente alle prese con tensioni politiche e problemi economici, come quelli dell'industria automobilistica, che difficilmente potranno essere superati in tempi brevi. In un ordine mondiale percettibilmente multipolare, anche la geopolitica vacilla a causa delle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. Il contesto d'investimento rimane quindi complesso. Di conseguenza, dall'universo d'investimento sostenibile Futura seleziono attentamente per il Raiffeisen Futura – Swiss Stock solo le aziende svizzere che superano gli scrupolosi controlli di qualità che eseguo insieme a Carla e al mio team.
Come si posiziona attualmente il Raiffeisen Futura – Swiss Stock?
In qualità di gestore attivo, modifico le posizioni nel portafoglio in base alla mia valutazione delle aziende e all'andamento dei mercati finanziari. Solo così sono in grado di controllare i rischi e cogliere opportunità di investimento favorevoli. Di recente, ho incrementato ulteriormente le posizioni esistenti in Comet, Geberit, Julius Bär, Partners Group, Roche, Sandoz, SGS, Sika e Swatch Group. In cambio, ho ridotto le posizioni in Belimo, Givaudan, Novartis, Sonova, Tecan e Temenos. Ho rimosso completamente la posizione in Kühne + Nagel, in quanto a ottobre Inrate ha escluso questa società dall'universo di sostenibilità Futura. Di conseguenza, il Raiffeisen Futura – Swiss Stock, che riunisce sempre aziende di diverse dimensioni e di diversi settori, contiene attualmente una proporzione pressoché uguale di titoli del settore difensivo e ciclico. Questo equilibrio consente al fondo di affrontare sia un indebolimento che un'accelerazione della congiuntura.
Un'ultima domanda: le visite periodiche alle aziende non portano via troppo tempo a lei e al suo team, visto l'elevato numero di titoli inclusi nel fondo?
Il mio obiettivo è creare plusvalore per chi investe nel fondo. Nessuno sforzo è troppo elevato per me e il mio team. Solo grazie agli stretti contatti che intratteniamo con circa 140 imprese svizzere possiamo stimare il valore reale di un'azienda e stabilire se le sue azioni sono negoziate a un prezzo eccessivo, equo o conveniente. In quest'ultimo caso, individuiamo opportunità di investimento. Dal suo lancio nell'estate del 2001, il Raiffeisen Futura – Swiss Stock ha di gran lunga superato l'intero mercato azionario svizzero. Quindi il fatto che Carla e io continuiamo a visitare le aziende non è fatica sprecata.