Enormi investimenti, soprattutto nelle energie rinnovabili
L'espansione delle capacità energetiche richiede enormi investimenti. Entro il 2050, saranno investiti circa 15 mila miliardi di dollari USA in nuove capacità elettriche, di cui il 92% sarà destinato alla generazione e l'8% allo stoccaggio. Circa tre quarti di questi investimenti saranno destinati alle energie rinnovabili, di cui l'energia eolica e il fotovoltaico rappresenteranno la maggior parte (rispettivamente 5,9 trilioni e 4,2 trilioni di dollari).
Il forte calo dei costi dell'energia solare ed eolica ha reso le energie rinnovabili competitive rispetto alle fonti energetiche convenzionali. Secondo l'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, le riduzioni dei costi continueranno nel prossimo decennio grazie alle curve di esperienza ripide e rimarranno un motore della transizione energetica.
Anche l'aumento dell'efficienza, l'ottimizzazione delle opzioni di stoccaggio e l'espansione delle infrastrutture sono fattori chiave. Ad esempio, le perdite di conversione saranno probabilmente ridotte in modo significativo grazie all'espansione delle energie rinnovabili con una maggiore efficienza energetica, mentre il consumo generale può essere fortemente influenzato dall'introduzione di prodotti più efficienti, soprattutto nel settore immobiliare. D'altra parte, gli investimenti di circa 1'100 miliardi di dollari USA nelle opzioni di accumulo riflettono la loro importanza. Secondo Reuters, la capacità di stoccaggio delle batterie aumenterà in modo significativo, passando da meno dell'1% della capacità elettrica globale nel 2022 a una percentuale compresa tra il 4% e il 9% della capacità elettrica globale nel 2050. Anche le reti di distribuzione svolgono un ruolo centrale, che si riflette in una previsione di espansione della rete di circa 8,8 milioni di chilometri entro il 2030.
Uno dei principali fattori alla base di tutte le tendenze menzionate è il cambiamento delle condizioni quadro, e questo a diversi livelli politici. Il Green Deal europeo, che mira a raggiungere la neutralità climatica nell'UE entro il 2050, è solo uno dei fattori che influenzano fortemente gli sviluppi futuri nel settore della produzione energetica.