Un mercato azionario svizzero stabile
Sebbene la Svizzera, in quanto piccolo Paese, rappresenti solo lo 0,1% della popolazione mondiale e comprenda meno dello 0,01% della massa terrestre globale, le azioni svizzere rappresentano circa il 3% della capitalizzazione del mercato azionario globale e sono quindi nella Top-10.
Soprattutto nelle fasi di volatilità del mercato, le azioni locali guadagnano punti con gli investitori per il suo carattere difensivo. Di conseguenza, le azioni svizzere misurate dallo Swiss Performance Index (SPI), di solito affrontano meglio le crisi rispetto ad altri mercati. Questa capacità di recupero è confermata da un'analisi dei recenti mercati orso. Al culmine della crisi finanziaria nella seconda metà del 2008, l'indice MSCI World ha perso circa il 55% in termini di valuta locale (tenendo conto dei dividendi). L'indice MSCI Emerging Markets, che investe nei mercati emergenti, ha perso addirittura il 63%. L'indice svizzero, invece, ha perso «solo» il 43%. Questa forza è emersa anche nell'anno Corona 2020: mentre l'indice MSCI World ha perso quasi il 34% tra la fine di febbraio e la metà di marzo, le perdite dell'SPI sono state solo del 26%. Alla luce di questa resistenza alla crisi, non sorprende che i titoli svizzeri siano presenti anche in molti portafogli esteri. Nestlé, Roche, Novartis e altri sono considerati stabilizzatori di portafoglio affidabili.