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Il settore edilizio contribuisce ampiamente alla transizione energetica

Richard Osterwalder ha vissuto da vicino e contribuito a plasmare il rapido sviluppo delle tecnologie energetiche ed edilizie negli ultimi 30 anni. In questa intervista ci spiega come si riscalda la Svizzera, cosa ritiene importante per la transizione energetica e perché i sistemi di riscaldamento a combustibile fossile sono ancora necessari al momento.

Intervista con Richard Osterwalder

L'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt 92), introdotta nel 1992, ha dato una forte scossa al settore energetico. Come ha vissuto questa svolta?

Richard Osterwalder: Secondo l'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico, i valori dei gas di scarico biossido di zolfo, biossido di azoto, ozono e monossido di carbonio dovevano essere dimezzati. Tutti i produttori hanno dovuto affrontare sfide importanti, la maggior parte delle quali è stata risolta tempestivamente per soddisfare le nuove normative.

 

Quando è cambiato il vento e i proprietari e le proprietarie di immobili hanno iniziato a interessarsi ad altre tecnologie di riscaldamento, come le pompe di calore o l'energia solare?

Bisogna distinguere tra energia solare termica e fotovoltaica. L'energia solare termica riscalda l'acqua, il fotovoltaico genera elettricità. Le pompe di calore sono disponibili con le fonti energetiche aria, terra, acqua di falda o acqua di mare. La pompa di calore ha una storia più antica di quanto si possa pensare. Negli ultimi decenni, tuttavia, si è affermata largamente nel mercato del riscaldamento. Nel 1982 ne erano installate circa 1'500 unità, 40 anni dopo circa 40'000. Se consideriamo le pompe di calore, queste hanno superato i generatori di calore a combustibile fossile circa dieci anni fa.

 

Ciononostante, in Svizzera ci sono ancora troppi sistemi di riscaldamento a combustibile fossile e troppi vengono sostituiti con sistemi analoghi. Lei è d'accordo? 

Non si può generalizzare in questo modo. Gli impianti di generazione di calore presentano requisiti che attualmente non sono soddisfatti da altri sistemi, come requisiti di temperatura più elevati e a breve termine, protezione acustica e dei monumenti.

Nel 2021 in Svizzera si contavano 1.77 milioni di edifici a uso abitativo e 4.69 milioni di appartamenti. Il 58% degli edifici era riscaldato con fonti di energia fossile (gasolio e gas) e il 17% era dotato di una pompa di calore, la cui percentuale è quadruplicata dal 2000.

Buono a sapersi

La Svizzera sta investendo per realizzare la transizione energetica

Pompe di calore: alla fine del 2022 erano in funzione complessivamente circa 412'000 pompe di calore con 4.1 milioni di metri di sonde geotermiche scavate.

 

Fotovoltaico: alla fine del 2023, in Svizzera era installata una capacità totale di circa 6.2 GW (Stima Swissolar), che corrisponde a poco più di 1 milione di m2 di superficie.

Dove intravede opportunità di ulteriori risparmi energetici?

In primo luogo nell'efficienza energetica, che inizia con la valutazione dell'involucro dell'edificio con misure appropriate, che possono ridurre in modo massiccio le perdite di calore. Di conseguenza, la generazione di calore ed energia può essere ridimensionata e quindi diventare più efficiente, ad esempio con tempi di funzionamento più lunghi e costi inferiori.

Lo stesso vale per il monitoraggio di tutte le funzioni e le impostazioni dell'intero impianto di riscaldamento (generatore di calore, distribuzione del calore e sistema di controllo) in base alle esigenze dell'utente. A mio parere, un nuovo impianto dovrebbe essere ottimizzato per la prima stagione invernale, in modo da ottenere la massima efficienza energetica possibile. Parto dal presupposto che l'impianto idraulico e il sistema di controllo siano progettati e installati alla perfezione dal punto di vista tecnico, anche in conformità con le specifiche del produttore. Per esempio, una pompa di calore non dovrebbe avere più di 10-15 attivazioni al giorno, che sono valori buoni in termini di efficienza e durata.

 

In un'intervista, lei ha affermato che sono necessarie soluzioni pratiche per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica. Che cosa intende esattamente?

Secondo la mia esperienza, le soluzioni pratiche sono quelle che si adattano alle esigenze e alle applicazioni. L'obiettivo è la massima efficienza energetica. Ciò include la garanzia che le soluzioni tecniche siano facili da usare e da capire per tutti. Con la digitalizzazione, ad esempio, si può persino puntare più in alto. Non tutti i proprietari e tutte le proprietarie di case sono esperti ed esperte di informatica.

 

Lei è il fondatore di EnergiePortalSchweiz.ch, che dirige tuttora. Come le è venuta l'idea?

Tutti sanno quanto tempo ci voglia per trovare risposte qualificate e affidabili attraverso i motori di ricerca. Questo è stato il motivo che mi ha spinto a creare un portale incentrato sulle tecnologie edilizie ed energetiche. Visitatori e visitatrici, committenti, architetti e architette, progettisti e progettiste nonché le parti interessate dovrebbero poter ottenere risposte alle loro domande dalle associazioni di settore svizzere e informarsi sugli sviluppi dai principali produttori «con un semplice clic». Inoltre, il visitatore o la visitatrice dispone di una panoramica delle tecnologie edilizie applicabili, delle sovvenzioni, delle aziende specializzate (come consulenti energetici, progettisti, imprese di installazione), ma anche dei principali fornitori, oltre che delle riviste specializzate e delle opzioni di finanziamento. Alla voce Servizi e informazioni, sono disponibili portali con informazioni sulla situazione energetica attuale. L'EPS offre ora anche consulenze energetiche sui sistemi efficienti e sul giusto approccio alle ristrutturazioni.

 

Il portale si presenta come una piattaforma di informazione e consulenza indipendente e neutrale per committenti, architetti, progettisti, autorità, comuni, consulenti energetici, società di installazione e chiunque sia interessato alla tecnologia degli edifici. Quali obiettivi persegue?

Informazioni aggiornate sullo stato dell'arte del settore, provenienti principalmente da associazioni, produttori e autorità, in materia di tecnologia edilizia ed energia. Anche per la mobilità elettrica, per esempio con la possibilità di ricarica bidirezionale e l'accumulo di elettricità per le esigenze domestiche e la tecnologia degli edifici.

Mi è sempre stato a cuore «impacchettare» le mie conoscenze, le mie esperienze e la mia rete in una piattaforma – la tecnologia edilizia – e fornire così un servizio unico a committenti, architetti, progettisti, autorità, comuni, consulenti energetici, imprese di installazione e chiunque sia interessato alla tecnologia edilizia.

 

Per la sua piattaforma ha instaurato una collaborazione con Raiffeisen. Perché ha scelto questa Banca?

Sono cliente Raiffeisen da oltre 30 anni e sono molto soddisfatto della consulenza e dell'assistenza personale e competente che offre. La presenza regionale e quindi la vicinanza all'economia e alle imprese, nonché le attività regionali, mi hanno sempre convinto. Raiffeisen mette a disposizione della propria clientela e delle parti interessate un'ampia gamma di informazioni e strumenti nel campo della tecnologia edilizia e dell'energia. Vedo molte sinergie con EnergiePortalSchweiz.ch. Ci sosteniamo e ci completiamo a vicenda come fornitori di servizi per le parti interessate, anche in questo settore.

Richard Osterwalder

Richard Osterwalder

Imprenditore ed esperto di tecnologie edilizie

Richard Osterwalder (66 anni) è un imprenditore ed esperto di tecnologie edilizie, è stato per oltre 30 anni CEO di Weishaupt AG (Svizzera) e ha trasformato la società affiliata del Gruppo Weishaupt, attiva a livello mondiale nella tecnologia del riscaldamento, in un leader di mercato. Padre di due figli, è il fondatore della piattaforma di consulenza online indipendente e neutrale EnergiePortalSchweiz.ch.

Qual è l'efficienza energetica della vostra casa?

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