#IndipendenzaFinanziaria
Indipendenza, libertà, autodeterminazione: sono questi i valori importanti per i giovani adulti. Il 60 % dei millennial e degli appartenenti alla generazione Z intervistati nell’ambito del Barometro della gioventù 2020 di Credit Suisse ritengono che vi sia urgenza di agire per il risanamento della previdenza per la vecchiaia. Quanto più diminuisce la fiducia nel sistema previdenziale, tanto più aumenta la pressione a prendere in mano di persona il tema delle finanze e della previdenza.
#1: Qual è il mio obiettivo finanziario
Tutto inizia dall’obiettivo. Quale deve essere la meta del viaggio? Quali formazione voglio svolgere? Ma anche: Con quale fine risparmio? Una casa? L’istruzione dei figli? Il periodo dopo il pensionamento?
Fissare un obiettivo è quindi molto importante perché ciò permette di derivarne una strategia. Inoltre, è importante riesaminare periodicamente obiettivi e strategia, adeguandoli se necessario. Ad esempio, il desiderio di un viaggio intorno al mondo potrebbe trasformarsi in quello di un perfezionamento all’estero.
#2: Quale strategia d’investimento è adatta a me?
Chi conosce la propria meta può pianificare il viaggio. Negli investimenti, rischio e rendimento vanno di pari passo. Ma cosa significa questo? Chi può e quando assumere rischi maggiori?
Nella strategia d’investimento si tratta delle aspettative di rendimento e dei parametri di rischio di un investitore. Dato che il rendimento di un portafoglio d’investimento è soggetto a oscillazioni, il focus è posto sul profilo di rischio, composto dalla capacità di rischio e dalla propensione al rischio. La capacità di assumere rischi dipende in modo determinante dall’entità del patrimonio e dall’orizzonte temporale. Quanto maggiore è il patrimonio tanto più lungo è l’orizzonte temporale e tanto più elevati sono i rischi cui ci si può esporre negli investimenti. Con maggiore orizzonte temporale si possono anche effettuare investimenti più rischiosi, perché gli investitori, in caso di crollo dei corsi, non sono costretti a vendere e hanno il tempo di attendere una ripresa della borsa.
Per i giovani investitori ciò significa che con questo denaro possiedono un orizzonte d’investimento di circa 40 anni e che quindi occorre sfruttare l’effetto dell’interesse composto. Con un rendimento medio dell’8 %, in 40 anni 10’000 franchi possono diventare oltre 200’000 franchi.
Uno dei criteri principali nella determinazione della strategia d’investimento è la quota azionaria, dato che essa può oscillare fortemente. Come regola empirica si applica una quota azionaria pari a 100 meno l’età. In una strategia d’investimento rientrano anche obbligazioni, metalli preziosi o investimenti alternativi. A quanto debba ammontare la loro quota è questione di gusti.
Una possibile allocazione patrimoniale per un investitore di 20 anni potrebbe quindi essere la seguente: la quota azionaria, sulla base della formula (100 meno l’età) è dell’80 %.
#3: Come attuo la mia strategia?
Comprare ciò che si conosce. Diversificare. Verificare periodicamente la strategia mettendo da parte le emozioni. Investire, in fondo, è molto semplice.
Che un’azienda possa fallire e l’investitore perdere il patrimonio investito, è vero, ma ciò va relativizzato. Chi punta su un’azione la cui società poi effettivamente fallisce, ha sfortuna e perde l’intero investimento, e questo é possibile. Se si investe nello Swiss Market Index, prima di perdere il patrimonio investito bisognerebbe che dichiarassero fallimento tutte le 20 principali aziende svizzere. Anche questo è possibile, ma improbabile. Dal punto di vista di un investitore i rischi possono essere molto ben distribuiti. Un normale patrimonio viene considerato ben diversificato a partire da circa 20 posizioni singole. In quanto azionista. In qualità di azionisti, beneficiate anche del pagamento regolare di dividendi.
#4: Come posso controllare i rischi e le emozioni?
I mercati azionari possono fluttuare molto. In queste fasi è importante mantenere la calma e attenersi alla strategia.
Riguardo al rischio, gli investitori distinguono tra quello sistematico e quello non sistematico. Il primo fa semplicemente parte degli investimenti. È considerato un rischio residuo. Del tutto diverso è il discorso per i rischi non sistematici. Chi consapevolmente acquista azioni speculative, non ripartisce il rischio o non dispone del necessario orizzonte temporale, assume rischi inutili. Negli investimenti occorre soprattutto evitare errori. Chi conosce i rischi e li gestisce in modo corretto, sul lungo termine risulta vincente.
Timore e avidità si alternano continuamente. L’istinto gregario mette regolarmente in difficoltà gli investitori. Come a un party, pochi scendono sulla pista da ballo quando questa è vuota. Quando invece si riempie, tutti vogliono ballare. La cosa diventa poi pericolosa quando improvvisamente tutti si precipitano verso l’uscita. Proprio come accade nel caso in cui molti investitori vogliono comprare o vendere in borsa nello stesso momento. Gli investitori possono però volgere a proprio vantaggio queste situazioni emotive. Riferendosi all’investitore Warren Buffet che una volta ha detto: «Abbiate paura quando gli altri sono avidi e siate avidi quando gli altri hanno paura.»
#5: Come devo gestire i beni?
La gestione patrimoniale è accessibile a tutti. Ciò che distingue le varianti è soprattutto l’impegno profuso da ciascuno. Dal «do it yourself» all’«all inclusive», ve n’è per tutti i gusti.
Chi preferisce opzioni meno impegnative può affidarsi alle soluzioni digitali offerte dalla maggior parte degli istituti finanziari. Tali soluzioni consentono di svolgere in autonomia sullo smartphone la procedura d’investimento dall’inizio alla fine – a tale scopo, nell’estate 2020 Raiffeisen ha lanciato l’app di gestione patrimoniale Raiffeisen Rio. È sufficiente scaricare l’app, aprire un deposito, selezionare il prodotto e il gioco è fatto. Il tutto, per così dire, con un solo «click». Dall’inizio del 2022 è possibile investire digitalmente anche nel pilastro 3a – tramite il Raiffeisen e-banking. Il vantaggio di queste soluzioni sono i costi spesso inferiori e i minori importi d’investimento minimi.
Un’altra possibilità è offerta dai Piani di risparmio in fondi, con i quali si investe regolarmente in fondi d’investimento costituendo un patrimonio passo dopo passo. Il vantaggio consiste nel fatto di investire senza farsi prendere da emozioni in tutte le fasi di mercato. Ciò livella il prezzo di ingresso, dato che si compra sia con corsi elevati che bassi. Ad esempio, chi tra il 2010 e il 2021 ha investito 200 franchi al mese, per un totale quindi di 28’800 franchi, nel fondo d’investimento Raiffeisen Futura Swiss Stock, a fine 2021 possedeva un valore di deposito di 54’970 franchi: un aumento di oltre 26’000 franchi.
A titolo di confronto: gli stessi versamenti nello stesso periodo su un conto di risparmio con tasso d’interesse invariato dello 0.25 % hanno reso un interesse totale di soli 468 franchi.
Chi preferisce non doversi più occupare di nulla opta per un mandato di gestione patrimoniale. In tal caso si affida il proprio denaro alla banca, la quale decide poi in quali strumenti investire sulla base della strategia d’investimento congiuntamente concordata. Tutte le ridistribuzioni del portafoglio, l’analisi dei mercati e il monitoraggio sono effettuati dagli esperti della banca. Questo «servizio all inclusive» è però generalmente anche la variante più costosa e viene messo a disposizione solamente a partire da un determinato volume d’investimento minimo.
Chi prima inizia a investire, raggiunge più rapidamente l’obiettivo
Molti si fanno intimorire dagli investimenti, ma non ce n’è motivo. Gli investitori sono come dei viaggiatori: si prefiggono un obiettivo, una destinazione. Per raggiungerli, optano per un determinato percorso e decidono una strategia. È raro che un viaggio abbia un andamento lineare, ma è proprio dagli alti e bassi che si traggono i maggiori insegnamenti. Anche la borsa non è una strada a senso unico, ma sul lungo termine investire con viene. E chi è finanziariamente indipendente, ha più tempo per viaggiare e può realizzare i propri sogni.
Download dello studio
Vale la pena fare il punto della situazione
Se e in quale misura le criptovalute siano adatte al vostro portafoglio, dipende principalmente dalla vostra situazione patrimoniale personale e dalla vostra strategia d'investimento. Un check del patrimonio individuale e gratuito offre anche l'occasione per tematizzare le opportunità e i rischi delle criptovalute nel portafoglio. Il consulente alla clientela analizza il profilo di rischio e l'allocazione patrimoniale strategica, inclusi immobili, finanziamenti, pianificazione della liquidità e previdenza. Nel corso del colloquio personale si esamina se il patrimonio è ancora adeguato alle esigenze personali e se gli investimenti corrispondono ancora alla strategia di investimento e previdenziale personale. Nel check del patrimonio si identificano insieme le possibilità di ottimizzazione, si affronta il tema delle opportunità e si adegua la struttura del portafoglio al contesto di mercato.