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Commento sul mercato – Uno sguardo alla settimana borsistica

Come previsto, la Banca centrale USA (Fed) abbassa il suo tasso di riferimento. Al contempo, però, i banchieri centrali intravedono poco margine per ulteriori allentamenti della politica monetaria. Le reazioni sui mercati azionari non sono positive.

La Fed turba la calma prenatalizia

Come previsto, mercoledì sera la Banca centrale USA (Fed) ha abbassato il tasso di riferimento di 25 punti base. Al contempo intende ridurre il ritmo dei tagli dei tassi a causa della solidità dell'economia e della persistente inflazione elevata. Per il 2025 la Fed ipotizza un allentamento di 50 punti base, mentre a settembre si prevedevano ancora 100 punti base. In linea di principio, il cambiamento delle prospettive per i tassi d'interesse non sorprende. Di fronte alla recente corsa ai record dei mercati azionari statunitensi, tuttavia, molti investitori hanno reagito con prese di beneficio. Il dollaro ne è uscito invece rafforzato. Mentre oltreoceano i tassi rimarranno elevati, infatti, i banchieri centrali da questa parte dell'Atlantico continueranno ad allentare la loro politica monetaria. La Banca nazionale svizzera (BNS) il prossimo anno dovrebbe ridurre il tasso di riferimento portandolo allo zero per cento. Di conseguenza, il «biglietto verde» giovedì ha superato temporaneamente i 90 centesimi, un livello che non si vedeva da luglio. La valuta USA, quindi, dalle elezioni presidenziali ha registrato un apprezzamento del 4%. Rispetto all'inizio dell'anno ha guadagnato quasi il 7%.

 

La borsa svizzera cede

Come le sue controparti statunitensi, anche lo Swiss Market Index (SMI) si è mostrato debole nell'ultima settimana intera di negoziazione dell'anno. Mentre titoli difensivi come Alcon sono riusciti a sfuggire in parte alla tendenza al ribasso, i valori della grande banca UBS e del gruppo industriale ABB, tra gli altri, hanno subito una forte pressione di vendita. Inoltre, il peso massimo Nestlé ha fatto ancora una volta da freno. Il prezzo dell'azione è sceso al minimo annuo. In secondo piano, si sono distinti negativamente i titoli della farmacia online DocMorris. Il motivo è il progetto della catena tedesca di drugstore DM di entrare nel mercato dei farmaci da banco. Tra gli investitori, nel frattempo, era richiesta Orascom. La holding LPSO, di proprietà della famiglia egiziana di Samih Sawiris, punta ad acquisire interamente il gruppo alberghiero e immobiliare e offre 5.60 franchi per azione.

 

Gli economisti della Confederazione sono più pessimisti

La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2025 dall'1.2% allo 0.9%. Anche per il prossimo anno gli economisti risultano più cauti. Prevedono un'espansione del prodotto interno lordo (PIL) dell'1.5%, mentre a settembre la previsione era ancora dell'1.6%. Il motivo principale è l'indebolimento della domanda estera. A novembre le esportazioni nazionali sono scese dell'11%, neutralizzando la forte crescita del mese precedente. Nel complesso l'andamento, dal secondo trimestre, tende alla stagnazione.

Crisi di fine anno per l'economia tedesca

L'indice sulla fiducia delle imprese dell'ifo a dicembre ha subito un sorprendente calo di 0.9 unità, scendendo a 84.7 punti. L'indicatore si attesta quindi al livello più basso dalla crisi del coronavirus. Le aziende tedesche si sono dimostrate meno scettiche sulla loro situazione economica rispetto al passato, ma sono risultate nettamente più pessimiste sulle prospettive per i prossimi mesi. Si tratta di una vera fatica di Sisifo per il futuro governo federale che dovrà risparmiare e al contempo rilanciare la congiuntura.

 

I «magnifici sette» diventano «BATMMAAN»

Grazie al clamore suscitato dall'intelligenza artificiale, quest'anno le azioni di Broadcom hanno raddoppiato il loro valore. Di conseguenza, la capitalizzazione di mercato dell'azienda statunitense specializzata in semiconduttori ha superato la soglia dei mille miliardi di dollari USA. Broadcom si unisce così al club elitario di Apple, Tesla, Meta, Microsoft, Alphabet, Amazon e Nvidia. I «magnifici sette», in futuro, dovranno probabilmente essere chiamati «BATMMAAN», in riferimento a un celebre eroe dei fumetti.

 

I nostri auguri

Care lettrici e cari lettori, cogliamo l'occasione per ringraziarvi sentitamente per l'interesse al nostro Commento sul mercato. Auguriamo a voi e ai vostri cari buone feste e un felice anno nuovo, ricco di successi. Abbiate cura di voi.

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Preparativi di matrimonio nel Paese dei ciliegi in fiore

Secondo alcune indiscrezioni, le case automobilistiche giapponesi Honda e Nissan sono in trattativa per una fusione. Di conseguenza, questa settimana, il prezzo delle azioni Nissan è aumentato di un buon quarto. Nell'anno in corso, tuttavia, il calo del titolo è ancora pari al 20%.

Grafico della settimana

Un regalo di Natale diverso dal solito

Rendimenti dei dividendi delle cinque azioni con i dividendi più elevati dello SMI

Fonti: Bloomberg, Raiffeisen Svizzera CIO Office

Il Natale è il periodo dei regali. Invece di mettere sotto l'albero una borsetta o un libro per i propri cari, quest'anno si potrebbe però scegliere anche un titolo con dividendi per il portafoglio. Le distribuzioni degli utili non solo offrono agli investitori un reddito ricorrente, ma contribuiscono anche in modo determinante al rendimento complessivo di un investimento azionario. Al contempo un dividendo regolare è indice di qualità e di continuità. Una selezione particolarmente ampia di titoli con dividendi elevati è offerta dallo Swiss Market Index (SMI). Aziende come Zurich, Swiss Life e Swiss Re distribuiscono ogni anno il 5% o più.

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