«In sintesi» – La nostra visione dei mercati

Aumento delle azioni USA

Dopo la vittoria sorprendentemente netta di Donald Trump e dei repubblicani al Congresso, il 6 novembre abbiamo aumentato tatticamente la nostra allocazione azionaria USA. I mercati azionari statunitensi beneficeranno probabilmente dei tagli fiscali e della deregolamentazione. Gli altri mercati dovranno probabilmente affrontare un vento contrario ancora più forte a causa dei probabili dazi d'importazione.

Dinamica congiunturale divergente

In termini economici, il divario tra Europa e USA si sta ampliando. L'ultimo indice dei responsabili degli acquisti (PMI) di novembre appare indebolito in modo significativo nell'Eurozona. Con un valore di 48.1 punti, il Composite PMI, che copre sia l'industria che il settore dei servizi, è sceso ancora una volta sotto la soglia dei 50 punti, entrando così in territorio recessivo. Negli USA, invece, è salito a 55.3 punti, segnalando una costante espansione economica.

Inflazione nel mirino

Gli ultimi dati sull'inflazione puntano verso l'alto. L'inflazione è tornata a salire in ottobre sia negli Stati Uniti che in Europa. Questo sviluppo pone delle sfide alle banche centrali. Mentre si presume che la BCE ridurrà ulteriormente i tassi di riferimento a dicembre a causa della debolezza dell’economia, è probabile che anche la Fed statunitense manterrà la propria posizione.

Vento di stagione favorevole

Da un punto di vista storico, dicembre segna l'inizio della fase stagionale più forte per i mercati azionari. Data la performance azionaria già molto positiva, stavolta il classico rally di fine anno sarà probabilmente piuttosto moderato.

Ampia diversificazione

Continuiamo a raccomandare un'ampia diversificazione e un'attenzione alla qualità. Attualmente sovraponderiamo azioni svizzere, fondi immobiliari e oro a scapito delle azioni europee e dei mercati emergenti e delle obbligazioni ad alto rendimento.