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Previdenza e copertura nel concubinato

Tutto ciò che occorre sapere

Le coppie non sposate devono provvedere autonomamente se vogliono ricevere le prestazioni per superstiti in caso di decesso. 
 

Non tutti gli istituti di previdenza erogano prestazioni. L'AVS non versa rendite per superstiti a partner in concubinato.
 

Il diritto di visita, le direttive del paziente e il mandato precauzionale aiutano a far sì che i partner possano sostenersi reciprocamente senza restrizioni in caso di malattia o infortunio.
 

Per lasciare in eredità qualcosa al partner in concubinato è necessario un testamento o un contratto successorio.

Fatti importanti su concubinato e previdenza

Nella maggior parte dei casi, i partner in concubinato non ricevono automaticamente le prestazioni per superstiti: le casse pensioni versano rendite per superstiti se ciò è previsto dal rispettivo regolamento e se la persona assicurata ha rilasciato una designazione dei beneficiari in tempo di vita. Il pilastro 3a segue un ordine definito dei beneficiari che può essere modificato per iscritto. L'AVS non eroga rendite per superstiti a partner in concubinato. È quindi opportuno adottare misure di copertura aggiuntive, come ad esempio un'assicurazione in caso di decesso.

Per garantire che il vostro partner possa farvi visita in ospedale, è sufficiente una dichiarazione firmata congiuntamente. Per regolamentazioni più dettagliate, comprese le procure d'emergenza, si consiglia di redigere le direttive del paziente. Un mandato precauzionale può aiutare il vostro partner in caso di rappresentanza di fronte a un'incapacità di discernimento.

Inoltre, le coppie in concubinato non hanno diritto per legge all'eredità. Se desiderate che il vostro partner erediti i vostri beni, siete tenuti a indicarlo espressamente nel vostro testamento o in un contratto successorio. 

Effetti sulla previdenza

Se convivete in concubinato e rinunciate a un certificato di matrimonio, il vostro partner non è automaticamente coperto dal diritto previdenziale e successorio. Difatti, il principio svizzero dei 3 pilastri è ancora orientato alla situazione previdenziale tradizionale delle coppie sposate. È importante che le coppie in concubinato siano consapevoli di queste peculiarità in relazione alla previdenza:

 

Matrimonio o concubinato? Quali sono le conseguenze di questa scelta sulla vostra previdenza? 

  Matrimonio Concubinato
Rendita per vedovi (AVS) sì se le condizioni sono soddisfatte no
Rendita per vedovi (LPP) sì se le condizioni sono soddisfatte possibile a seconda del regolamento
Capitale di libero passaggio (LFLP) sì, ai sensi dell'art. 15 OLP sì, ai sensi dell'art. 15 OLP e se le condizioni sono soddisfatte
Rendita per vedovi (LAINF) sì se le condizioni sono soddisfatte no
Rendita per orfani (AVS/LPP)
Capitale di risparmio o di decesso (pilastro 3a) sì, ai sensi dell'OPP 3 e se le condizioni sono soddisfatte
Capitale di decesso (pilastro 3b) possibilità di scegliere liberamente il beneficiario possibilità di scegliere liberamente il beneficiario

Previdenza e copertura per le coppie non sposate

Il matrimonio è molto più di un impegno romantico, in quanto ha anche numerose implicazioni legali in quasi tutti gli ambiti della vita. Tuttavia, queste disposizioni di legge non si applicano al concubinato. Se si opta per il concubinato, ci si muove in un contesto poco regolamentato dalla legge. In questo ambito, è importante che le coppie in concubinato siano consapevoli di tale circostanza e che decidano in quali materie è necessaria una regolamentazione individuale.

 

Che cosa occorre considerare in caso di infortunio o malattia?

Per legge i coniugi sono obbligati alla reciproca assistenza. Ricevono automaticamente informazioni mediche e accesso in caso di visita all'ospedale. Inoltre, esiste un diritto legale di rappresentanza per tutte le operazioni quotidiane: quindi i coniugi possono farsi carico della posta reciproca, pagare fatture o stipulare contratti semplici. Per legge i partner in concubinato non hanno alcun diritto legale di rappresentanza per le operazioni quotidiane.

Affinché il vostro partner possa farvi visita in ospedale, dovreste concedervi reciprocamente il diritto di visita semplicemente firmando in modo congiunto una dichiarazione. Per regolamentazioni e volontà mediche più ampie, comprese le procure in caso di emergenza, sono consigliabili le direttive del paziente. Un mandato precauzionale può aiutare il vostro partner di vita nella rappresentanza in caso di incapacità di discernimento.

Le coppie in concubinato sono meno tutelate di quelle sposate. È quindi particolarmente importante che le persone non sposate si preparino in modo scrupoloso ad affrontare eventi imprevisti come malattie o infortuni e che provvedano a una copertura individuale. 

 

Prestazioni per superstiti per coppie non sposate

Nella maggior parte dei casi, i partner in concubinato non ricevono automaticamente le prestazioni per superstiti: ad esempio l'AVS non prevede rendite per superstiti per i partner non sposati. Le rendite per superstiti per partner in concubinato vengono di norma erogate dalla cassa pensioni se ciò è previsto dal rispettivo regolamento e se la persona assicurata ha rilasciato una designazione dei beneficiari in tal senso in tempo di vita. Con il pilastro 3a, il pagamento viene effettuato in conformità all'ordine dei beneficiari regolamentato. All'occorrenza, l'ordine dei beneficiari può essere modificato per iscritto. È quindi importante adottare misure adeguate a titolo di copertura.

Prestazioni per superstiti per coppie non sposate
Rendita per vedovi
  • AVS: no
  • LPP: sì se le condizioni sono soddisfatte
  • LAINF: no
Rendita per orfani
  • AVS: sì
  • LPP: no
Prestazioni in capitale
  • Capitale di libero passaggio (LPP): sì, ai sensi dell'art. 15 OLP e se le condizioni sono soddisfatte
  • Capitale di risparmio o di decesso pilastro 3a: sì, ai sensi dell'OPP 3 e se le condizioni sono soddisfatte
  • Capitale di decesso pilastro 3b: possibilità di scegliere liberamente i beneficiari

Affinché i superstiti non incorrano in difficoltà finanziarie, si può considerare un'assicurazione in caso di decesso. I diritti derivanti da un'assicurazione in caso di decesso in linea di massima non sono soggetti al diritto successorio e quindi neppure alle porzioni legittime. La somma concordata viene erogata al beneficiario designato in caso di decesso. Vale la pena esaminare più in dettaglio questa possibilità di copertura, soprattutto in relazione all'abitazione di proprietà. Vedere anche «Effetti sulla previdenza».

 

Diritto successorio per coppie in concubinato

Un partner in concubinato non ha alcun diritto per legge all'eredità. Salvo regolamentazioni diverse, l'intera eredità viene divisa tra gli eredi legittimi. Gli eredi legittimi sono i figli o, in assenza di figli, i genitori o i nonni. 

In mancanza di un regolamento, l'ordine di successione è il seguente:

  1. Se ci sono figli, l'intera eredità va ai figli (o, se questi sono già deceduti, ai loro discendenti). 
  2. Se non ci sono figli, l'intera eredità va ai genitori (o, se questi sono già deceduti, a fratelli e sorelle).
  3. Se non si è sposati o si vive in un'unione domestica registrata e non si hanno parenti stretti, l'eredità va al cantone o al comune in cui si viveva. 

È importante notare che i partner in concubinato non sono eredi legittimi. Se desiderate che il vostro partner erediti i vostri beni, occorre indicarlo espressamente in un testamento o contratto successorio. A seconda del cantone, tuttavia, le imposte di successione possono risultare elevate.

Peculiarità dei tre pilastri

1° pilastro (AVS)

Le coppie sposate beneficiano dei contributi AVS del coniuge. Se uno dei due coniugi non svolge un'attività lucrativa, è esonerato dall'obbligo contributivo. Nel caso di coppie in concubinato, ognuno versa i contributi AVS per se stesso. Ciò significa che un partner in concubinato senza attività lucrativa è considerato una «persona che non esercita attività lucrativa» ai fini dell'AVS e deve pagare i propri contributi. In tale contesto, occorre considerare le lacune contributive in caso di eventuale cessazione dell'attività lucrativa.

All'età di pensionamento, le rendite di vecchiaia AVS vengono plafonate per le coppie sposate. Se la somma delle due rendite singole supera il 150% della rendita massima AVS, esse vengono ridotte proporzionalmente. I partner delle coppie in concubinato ricevono entrambi una rendita singola individuale che non è limitata.

In caso di decesso, il coniuge superstite riceve una rendita per vedovi purché soddisfi i requisiti previsti dalla legge sull'AVS. Nel caso delle coppie in concubinato, il partner superstite non può far valere alcun diritto. Nel caso della rendita per orfani, invece, è ininfluente che la coppia sia sposata o meno.

 

2° pilastro (LPP e LFLP)

In caso di decesso, il coniuge superstite riceve per legge una rendita per vedovi se ha figli a carico da mantenere o ha più di 45 anni e il matrimonio è durato almeno cinque anni. Anche le persone divorziate, in presenza di determinate circostanze, hanno diritto a una rendita da parte della cassa pensioni. Per le coppie in concubinato, la concessione delle prestazioni dipende dal regolamento della rispettiva cassa pensioni. Per questo motivo è utile chiarire questo aspetto con la cassa pensioni in tempo di vita, in quanto le rendite ai partner in concubinato non sono regolamentate dalla legge. Se non sono previste prestazioni, un'assicurazione privata sulla vita può colmare la lacuna previdenziale e coprire il partner.

In caso di decesso di una persona sposata che lascia un conto/una polizza di libero passaggio, la prestazione in capitale viene versata principalmente al coniuge superstite. Anche i figli in affidamento e gli eventuali coniugi divorziati possono figurare come beneficiari, a condizione che abbiano diritto alle prestazioni ai sensi dell'LFLP. In misura limitata possono essere definiti beneficiari aggiuntivi. Nel caso di coppie non sposate, ad esempio, può figurare come beneficiario un partner in concubinato. In ogni caso, è importante informare per tempo la fondazione di libero passaggio riguardo a chi si desidera inserire come beneficiario.

 

3° pilastro (previdenza privata 3a)

Nel caso delle coppie sposate, secondo l'ordine dei beneficiari previsto per legge il patrimonio previdenziale del pilastro 3a va sempre per primo al coniuge superstite. Le coppie in concubinato possono definirsi reciprocamente come beneficiari nell'ambito dell'ordine dei beneficiari previsto per legge ma devono comunicarlo alla fondazione di previdenza in tempo di vita. L'ordine dei beneficiari nelle assicurazioni sulla vita della previdenza non vincolata (pilastro 3b) può essere strutturato in modo personalizzato in conformità alla Legge sul contratto d'assicurazione. I valori patrimoniali residui dopo il decesso vengono trasferiti agli eredi aventi diritto in conformità al diritto successorio e, in caso di coppie sposate, anche in conformità al regime dei beni fra i coniugi. 

Sintesi

Occuparsi degli imprevisti con la previdenza

Per legge i coniugi sono obbligati alla reciproca assistenza. Ricevono automaticamente informazioni mediche e accesso in caso di visita all'ospedale. Per le persone non sposate è importante prepararsi in modo scrupoloso ad affrontare eventi imprevisti come malattie o infortuni e provvedere a una copertura individuale.

Tutelare il partner in concubinato

Nella maggior parte dei casi i partner in concubinato non ricevono automaticamente prestazioni per superstiti. È quindi importante adottare misure adeguate a titolo di copertura. Vale la pena esaminare più in dettaglio queste possibilità di copertura, soprattutto in relazione all'abitazione di proprietà.

I partner in concubinato non sono eredi legittimi

I partner in concubinato non hanno alcun diritto ereditario. Se desiderate che il vostro partner erediti i vostri beni, occorre indicarlo espressamente nel testamento o in un contratto successorio.

Attenzione alle lacune contributive

Le coppie sposate beneficiano dei contributi AVS del coniuge. Se uno dei due coniugi non svolge un'attività lucrativa, è esonerato dall'obbligo contributivo. Nel caso di coppie in concubinato, ognuno versa i contributi AVS per se stesso. Se un partner in concubinato smette di lavorare, ad esempio per via dei figli, occorre prestare attenzione alle lacune contributive.

Domande frequenti su previdenza e copertura

Siamo a vostra completa disposizione per eventuali domande.

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