• Pianificazione della pensione
  • Previdenza

Cassa pensioni e pilastro 3a

Tutto ciò che occorre sapere

La riscossione degli averi della cassa pensioni sotto forma di rendita, capitale o entrambi ha implicazioni di vasta portata. 
 

Per ricevere gli averi della cassa pensioni vanno rispettate alcune scadenze.
 

È consigliabile tenere più conti del pilastro 3a.
 

Anche durante la pensione bisogna pagare le imposte.

Informazioni importanti sulla cassa pensioni e sul pilastro 3a

Una delle scelte più importanti da fare al pensionamento ordinario riguarda la riscossione degli averi della cassa pensioni, ossia del 2° pilastro, sotto forma di rendita oppure di capitale: la decisione va presa in anticipo ed è definitiva. Bisogna quindi conoscere le differenze tra le opzioni per una rendita, il capitale o una combinazione di entrambe. Per ricevere gli averi CP sotto forma di capitale si applicano termini di presentazione della richiesta fino a tre anni. 

In generale è opportuno conoscere innanzitutto le implicazioni fiscali. Una buona pianificazione può garantire un significativo risparmio fiscale, soprattutto se si sfruttano le possibilità di prelievo scaglionato. Questo vale sia per la cassa pensioni che per il pilastro 3a. L'apertura di più conti del pilastro 3a estendono notevolmente il margine di manovra. Vi consigliamo di informarvi in anticipo per ottimizzare la pianificazione delle proprie rendite in base alle esigenze individuali e alle possibilità fiscali.

Cassa pensioni: decidere in anticipo e rispettare i termini

Rendita, capitale o entrambi?

Gli averi nella cassa pensioni ammontano spesso a svariate centinaia di migliaia di franchi, che per molti rappresentano la principale voce patrimoniale. La legge stabilisce che al pensionamento potete riscuotere sotto forma di capitale almeno il 25 per cento del vostro avere di vecchiaia LPP (= parte obbligatoria dell'avere di vecchiaia totale). Spesso la quota di capitale può essere anche superiore. La scelta tra un prelievo di capitale una rendita a vita o una combinazione di entrambe deve essere fatta prima di raggiungere l'età di pensionamento. La decisione a favore della rendita o del capitale varia in funzione delle preferenze individuali e della situazione. Una rendita garantisce un reddito regolare e al vostro decesso il capitale rimane presso l'istituto di previdenza. Il versamento del capitale vi offre invece la possibilità di controllare direttamente il vostro patrimonio e di investirlo in autonomia. Decidete se optare per la rendita o il capitale non prima di 5 anni dal pensionamento. Soltanto a quel punto potrete avere un'idea di quello che sarà il tasso di conversione. Questo è il tasso utilizzato per convertire l'avere di vecchiaia in una rendita vitalizia e determina l'importo della rendita.

  • La rendita è pratica e sicura, soprattutto perché vi permette di non pensare a finanze e investimenti e vi garantisce un reddito mensile fino al decesso. Sul versante degli svantaggi, c'è la scarsa flessibilità finanziaria, ad esempio per effettuare acquisti di un certo valore. Inoltre, le rendite sono interamente soggette all'imposta sul reddito e non possono essere trasmesse agli eredi. In caso di morte, l'altro coniuge riceve una rendita per superstiti pari al 60% della rendita di vecchiaia. Sempre più casse pensioni riconoscono il medesimo beneficio anche ai partner in concubinato, se sussistono determinate condizioni.
  • Il prelievo di capitale offre la massima flessibilità. Potete gestire il vostro denaro in autonomia e disporne liberamente, ad esempio per ridurre l'ipoteca. Se siete abili negli investimenti, potreste ottenere rendimenti anche migliori. Inoltre potete sfruttare alcuni vantaggi fiscali, in quanto il prelievo del capitale è tassato con un'aliquota fiscale più bassa nell'anno di pagamento. Al vostro decesso, i superstiti ereditano la parte di capitale rimanente. Tale patrimonio può essere particolarmente importante per garantire la sicurezza finanziaria della propria famiglia.

Il prelievo del capitale comporta tuttavia rischi finanziari, in quanto non garantisce un reddito regolare e non è dato sapere per quanto tempo dovrà bastare il patrimonio. A quel punto, il rischio di una lunga speranza di vita sarà a carico vostro. Inoltre siete totalmente responsabili del vostro denaro. È consigliabile provvedere in anticipo all'eventualità di una malattia o di un declino cognitivo e stabilire chi si occuperà dei vostri investimenti se voi non sarete più in grado di farlo.

La rendita della cassa pensioni è interamente dichiarata al fisco come reddito, mentre il prelievo di capitale è tassato una sola volta nell'anno del pagamento con un'aliquota fiscale più bassa e separatamente dagli altri redditi. Il prelievo di capitale comporta quindi a lungo termine un onere fiscale minore rispetto alla rendita. È assolutamente sconsigliato scartare la rendita soltanto per motivi di ordine fiscale. Anche altri fattori di natura non fiscale vanno considerati come la flessibilità, l'importo e la sicurezza del reddito, la copertura per i superstiti e i rischi di longevità.

Maggiori informazioni su capitale o rendita

 

Averi di libero passaggio

È possibile ritirare gli averi di libero passaggio al massimo cinque anni prima di avere raggiunto l'età di riferimento. Oggi potete rimandare il prelievo degli averi di libero passaggio per un massimo di cinque anni, anche se non state più lavorando. Questa disposizione vi permette di utilizzare gli averi previdenziali in forma scaglionata, risparmiando così sulle imposte. In futuro questa possibilità verrà limitata: con l'approvazione della Riforma AVS 21 cambiano infatti le disposizioni di legge in merito alla continuazione del conto di libero passaggio una volta raggiunta l'età di riferimento. Il Consiglio federale permetterà il posticipo dopo i 65 anni soltanto alle persone che continueranno l'attività lavorativa. 

 

Differimento degli averi di libero passaggio dal 1° gennaio 2030 solo per le persone che esercitano un'attività lucrativa

Ai sensi dell'art. 16, cpv. 1 OLP (Ordinanza sul libero passaggio), la continuazione delle polizze e dei conti di libero passaggio dopo l'età di riferimento è ammessa soltanto se la persona assicurata può dimostrare di svolgere ancora un'attività lucrativa. Le disposizioni per la continuazione sono quindi allineate a quelle del pilastro 3a. Per l'introduzione di questa nuova disposizione, il Consiglio federale ha stabilito un termine transitorio: le persone non più attive che dovrebbero riscuotere le prestazioni di vecchiaia negli anni dal 2024 al 2029 potranno rinviare queste prestazioni fino al 31 dicembre 2029. Dovranno comunque rispettare la regola valida già oggi: il rinvio non può essere superiore a cinque anni oltre l'età di riferimento. A partire dal 1° gennaio 2030, la continuazione sarà subordinata allo svolgimento di un'attività lucrativa

Come riscuotere gli averi previdenziali del pilastro 3a

È possibile prelevare dal pilastro 3a al massimo cinque anni prima del raggiungimento dell'età di riferimento. Dato che è possibile ritirare solo l'importo totale (ovvero con un'estinzione completa del conto 3a), può essere utile tenere più conti del pilastro 3a per poter prelevare in differenti anni civili ed eventualmente beneficiare di un effetto fiscale scaglionato. Chi continua a lavorare può posticipare l'utilizzo del pilastro 3a per massimo cinque anni, continuando nel frattempo a versare contributi con l'agevolazione fiscale. Nel momento in cui rinunciate all'attività lavorativa, siete obbligati a incassare tutti gli averi previdenziali del pilastro 3a. Anche in questo caso, per risparmiare è preferibile tenere più conti del pilastro 3a, così da ricevere i versamenti distribuiti su più anni fiscali già a partire da alcuni anni prima della data presunta di pensionamento.

Maggiori informazioni sulla tenuta di più conti previdenza

Consiglio

Se avete un solo conto pilastro 3a, fino a 5 anni prima dell'età di riferimento potete effettuare anche un prelievo parziale del pilastro 3a, ad esempio per l'ammortamento dell'abitazione di proprietà a uso proprio. Questo è un altro modo per ottenere uno scaglionamento che può essere fiscalmente vantaggioso.

Non dimenticate le imposte

I versamenti nella cassa pensioni e nel pilastro 3a vi permettono di ridurre il reddito imponibile. I proventi da questi averi e dai fondi vincolati nella previdenza sono esenti da imposte e non sono soggetti all'imposta sulla sostanza. Le imposte sono però dovute nel momento in cui si preleva il capitale. Un'ottimizzazione tempestiva dell'onere fiscale può consentire un notevole risparmio.

Imposta sul reddito: la rendita della cassa pensioni va dichiarata interamente al fisco come reddito. 

Imposta sulla liquidazione in capitale: quando ritirate il patrimonio del pilastro 3a e/o della cassa pensioni dovete versare l'imposta sulla liquidazione in capitale, che in genere applica un tasso inferiore rispetto alla normale imposta sul reddito. La Confederazione e diversi cantoni ricorrono tuttavia a modelli di fiscalità progressiva, che possono comportare imposte in proporzione più elevate per gli importi di maggiore entità. 

Le autorità fiscali determinano l'imposta sulla liquidazione in capitale sommando tutti i prelievi di averi previdenziali (cassa pensioni, 3a e prestazioni di libero passaggio) effettuati in uno stesso anno; nella maggior parte dei cantoni confluiscono nel calcolo anche i prelievi in capitale del coniuge. 

Consigli

  • Aprendo più conti 3a, potete distribuire le liquidazioni in capitale su più anni. Per chiudere un conto 3a è obbligatorio ritirare l'intero avere. Quindi è meglio ripartire i versamenti su più conti ogni anno o aprire un altro conto 3a, ad esempio se avete già accumulato 50'000 franchi.
  • Prelevate il capitale dalla cassa pensioni e dai conti del pilastro 3a progressivamente su più anni. Il prelievo è soggetto a un'imposta sulla liquidazione in capitale, di solito con un tasso inferiore a quello dell'imposta sul reddito ordinaria. La Confederazione e diversi cantoni ricorrono a modelli di fiscalità progressiva. Questo significa che gli importi maggiori sono tassati con imposte in proporzione più elevate. Le autorità fiscali tengono conto di tutti i prelievi di averi previdenziali effettuati in uno stesso anno, includendo nella maggior parte dei cantoni anche le liquidazioni in capitale del coniuge.
  • Nel scegliere tra rendita o capitale, tenete presente anche le implicazioni fiscali.
  • Chi presenta una lacuna previdenziale, può versare contributi aggiuntivi e facoltativi nella cassa pensioni. Tali riscatti facoltativi migliorano le prestazioni della cassa pensioni e aiutano a risparmiare sulle imposte.
  • Potete realizzare risparmi fiscali aggiuntivi versando progressivamente nella cassa pensioni importi maggiori su più anni, perché in questo modo interrompete la progressione sulla vostra aliquota marginale d'imposta massima. 

Aspetti importanti da considerare nella pianificazione della pensione

Nella pianificazione del pensionamento bisogna tenere conto di alcuni aspetti importanti. È consigliabile cominciare a pianificare con anticipo e rispettare i termini, soprattutto se si sceglie il prelievo di capitale. La scelta tra rendita o capitale dipende dalle preferenze personali, giacché ci sono vantaggi e svantaggi in entrambe le opzioni. È importante essere consapevoli anche delle conseguenze fiscali. Una pianificazione attenta può tradursi in un notevole risparmio fiscale, soprattutto se si sfrutta la possibilità di prelievo scaglionato dalla cassa pensioni e dal pilastro 3a, nonché i riscatti facoltativi.

Vi consigliamo di informarvi in anticipo sulle opzioni disponibili per ottimizzare la pianificazione del pensionamento in base alle esigenze individuali e alle possibilità fiscali, senza lasciarsi sfuggire alcuna scadenza.

Sintesi

Ottimizzazione del 2° e 3° pilastro

Tramite alcune misure mirate, potete ottimizzare le prestazioni del 2° e 3° pilastro, a condizione che agiate per tempo. Per farlo, è necessaria una buona pianificazione. I termini possono essere molto lunghi, soprattutto per la liquidazione degli averi della cassa pensioni. Scoprite tutti gli aspetti di cui dovete tenere conto nella pianificazione del pensionamento.

Come godersi la meritata pensione

I versamenti nella cassa pensioni e nel pilastro 3a permettono di ridurre il reddito imponibile. Chi è tempestivo nell'ottimizzare l'onere fiscale, può ottenere un notevole risparmio. Nella pianificazione tempestiva della pensione rientrano anche le questioni mediche, come il mandato precauzionale e le direttive del paziente, nonché le disposizioni successorie. 

Domande frequenti sulla cassa pensioni e sul pilastro 3a

Siamo a vostra completa disposizione per eventuali domande.