Dopo il pensionamento, il reddito da attività lucrativa viene sostituito dalla rendita AVS (1° pilastro) e dalle prestazioni della previdenza professionale (2° pilastro). Queste prestazioni di vecchiaia hanno lo scopo di garantire insieme il tenore di vita nella terza fase della vita.
L'età di riferimento viene raggiunta a 65 anni. A partire da quel momento, la rendita di vecchiaia AVS può essere percepita senza alcuna riduzione o supplemento. L'importo dipende anche dal reddito medio e dal numero di anni di contributi versati. Se mancano anni di contribuzione, la rendita viene ridotta di conseguenza. La rendita minima AVS è di 1'225 franchi, mentre la rendita massima ammonta a 2'450 franchi. Le coppie sposate e i partner registrati ricevono insieme un massimo di 3'675 franchi (aggiornamento al 2024). Un calcolo della rendita futura fornisce indicazioni in merito alla rendita di vecchiaia AVS che ci si può attendere.
La previdenza professionale si propone di garantire, insieme all'AVS, un reddito pari al 60% circa dell'ultimo salario. Il certificato della cassa pensioni contiene informazioni importanti sulla vostra previdenza. Specifica, ad esempio, quanto avete già messo da parte nella cassa pensioni e contiene una stima del capitale di vecchiaia e della rendita. Il certificato vi fornisce anche informazioni in merito ad eventuali possibilità di riscatto.
La previdenza privata (3a) è facoltativa e serve a coprire le lacune previdenziali e alla costituzione di un patrimonio. Questa previdenza viene attuata tramite una banca o un'assicurazione ed è fiscalmente deducibile. L'obiettivo è garantire il restante 20 per cento che manca per arrivare all'80 per cento dell'ultimo salario o una copertura perfino maggiore.
Se non siete in grado di provvedere al vostro sostentamento basandovi sui vostri risparmi e sul reddito dal 1° e dal 2° pilastro, avete diritto in alcuni casi alle prestazioni complementari.