• Pianificazione della pensione
  • Previdenza

La pianificazione della pensione in sintesi

Tutto ciò che occorre sapere

Il pensionamento e il mantenimento dello standard di vita durante la vecchiaia richiedono una pianificazione accurata a partire dai 45 anni. 

 

Le prestazioni dell'AVS e della cassa pensioni spesso non coprono del tutto il fabbisogno finanziario durante la vecchiaia.

 

Una pianificazione attenta si articola in tre fasi: sognare, concretizzare e decidere.

 

Molti miti attorno al pensionamento e alla pensione sono falsi.

Fatti importanti sulla pianificazione della pensione

Cominciare presto a pianificare il pensionamento, idealmente dai 45 anni, comporta numerosi vantaggi. Si può trovare risposta a domande importanti: Posso andare in pensione in anticipo? È meglio riscuotere le prestazioni della cassa pensioni sotto forma di rendita mensile o di capitale? Riuscirò a ripagare l'abitazione di proprietà quando sarò in pensione? Cosa desidero fare nella terza età e con quali soldi?

La previdenza per la vecchiaia personale è spesso insufficiente, in quanto le entrate garantite dall'AVS e dalla cassa pensioni corrispondono ad appena il 60-70 per cento dell'ultimo reddito. Per mantenere il tenore di vita consueto serve sempre più spesso dall'80 al 90 per cento dell'ultimo salario. Per colmare questa differenza si può ricorrere alla previdenza privata, anche tramite versamenti nel pilastro 3a o nella cassa pensioni.

Queste misure finanziarie necessitano di tempo e vanno quindi pianificate presto. Ci si può così preparare alla pensione in maniera ottimale e realizzare i propri desideri e sogni.

La sinergia tra i tre pilastri nella previdenza per la vecchiaia

Il reddito da rendita nel 1° e 2° pilastro, quindi dall'AVS e dalla previdenza professionale (cassa pensioni), copre in genere tra il 60 e il 70 per cento del precedente salario. In base a un calcolo di massima, serve tuttavia tra l'80 e il 90 per cento dell'ultimo reddito da lavoro per mantenere il tenore di vita consueto durante la pensione. Questa differenza del 20 per cento circa deve essere colmata tramite la previdenza privata. Appare quindi più che opportuno pianificare il pensionamento per tempo e nei dettagli concreti.

Fonte: Raiffeisen

Le tappe fondamentali per la pianificazione della pensione

Non è mai troppo presto per affrontare il tema della pensione; sicuramente a un certo punto è troppo tardi. Meglio quindi non procrastinare troppo. È facile sottovalutare l'impatto della perdita di reddito dopo il pensionamento. L'ideale sarebbe cominciare a pianificare la pensione già tra i 45 e i 50 anni. Questo è il momento migliore per sfruttare in modo ottimale tutte le possibilità e ottenere un risparmio fiscale. Cominciando presto ad analizzare la vostra situazione finanziaria in un'ottica di pianificazione della pensione, avrete più tempo per realizzare i vostri obiettivi finanziari.

Dai 45 ai 49 anni – «sognare»

Il compimento dei 45 anni è l'età ideale per affrontare concretamente la pianificazione della pensione. In questa prima fase della pianificazione bisogna mettere in primo piano i propri sogni e le proprie visioni. È tempo di abbozzare i desideri per la pensione e di confrontarli con le proprie possibilità finanziarie. Un colloquio di consulenza costituisce il primo passo verso un futuro sicuro.


I temi in questa fase

  • Verificare se ci sono lacune nell'avere della cassa pensioni
  • Versamento su più conti 3a per una riscossione scaglionata
  • Sfruttare interamente l'importo massimo annuale per il pilastro 3a

Dai 50 ai 59 anni – «concretizzare»

La pianificazione della pensione entra in una fase più concreta. Ora dovete decidere quando andare in pensione e come organizzare il passaggio dal lavoro alla pensione. Gli anni che ancora vi separano dal pensionamento vi offrono anche l'opportunità di rivedere le vostre finanze e di ottimizzarle, se necessario. L'obiettivo principale è garantire il vostro reddito dopo il pensionamento. Ciò significa anche trovare la strategia d'investimento adatta per il patrimonio accumulato, valutare diverse soluzioni assicurative, pianificare il consumo del capitale e mettere da parte alcune riserve. Se il vostro piano per la pensione tiene già conto di tutti questi aspetti, mancano solo gli ultimi passi, ad esempio richiedere la rendita all'AVS oppure scegliere l'opzione del pagamento in capitale presso la cassa pensioni.


I temi in questa fase:

  • Voglio un passaggio graduale o netto alla pensione? Quando voglio andare in pensione (in anticipo, in modo ordinario o differito)?
  • Budget, costituzione e utilizzo
  • Strategia d'investimento adeguata
  • Soluzione abitativa per la vecchiaia
  • Valutare eventuali riscatti nella cassa pensioni
  • Verificare se riscuotere l'avere nella cassa pensioni sotto forma di rendita oppure di capitale
  • Coordinare i tempi di erogazione degli averi previdenziali

Dai 60 ai 65 anni – «decidere»

In questa fase si va al sodo. È giunto il momento di verificare ancora una volta se c'è ancora qualcosa da ottimizzare nel piano di pensionamento e nelle proprie finanze. Bisogna anche prendere la decisione più importante, ossia scegliere tra rendita, capitale o una forma mista e pianificare il prelievo dal pilastro 3a, possibilmente in forma scaglionata. Bisogna occuparsi inoltre degli aspetti operativi: richiedete la riscossione della rendita presso l'AVS o l'opzione in capitale presso la cassa pensioni.

 

I temi in questa fase:

  • Decidere in quale forma ricevere l'avere della cassa pensioni
  • Decidere come prelevare gli averi previdenziali (3a)
  • Controllare le entrate e le uscite
  • Pianificazione successoria
  • Progetti di vita: cosa farò dopo il pensionamento?

Miti sul pensionamento: vero o falso?

10 miti da sfatare sul pensionamento
 

  1. «Organizzo il mio pensionamento proprio come voglio io».
    Sì e no.
    Naturalmente avete un certo margine di manovra. Ma cosa è possibile e ragionevole fare, dipende anche dalle circostanze.

  2. «Con AVS e cassa pensioni mantengo il mio tenore di vita in età avanzata».
    No.
    L'AVS e la cassa pensioni dispensano di solito tra il 60 e il 70 per cento dell'ultimo stipendio. Per gli stipendi più elevati, la copertura è in genere perfino inferiore.

  3. «Con il pensionamento diminuiranno le mie spese».
    Non necessariamente.
    L'esperienza insegna che non è realistico prospettare una riduzione maggiore del 20 per cento. Anzi, nel breve periodo le spese potrebbero addirittura aumentare, perché si ha più tempo a disposizione e si vogliono realizzare sogni tenuti a lungo nel cassetto.

  4. «La rendita AVS arriva in automatico dopo l'ultimo giorno di lavoro».
    Non è così.
    Per ottenere la vostra rendita, dovete occuparvene in prima persona. Dovete presentare, infatti, la richiesta presso la vostra cassa di compensazione con almeno tre mesi di anticipo.

  5. «Quando sarò in pensione non dovrò più pagare le tasse».
    Sì e no.
    Le entrate sono inferiori, ma vengono a mancare anche diverse detrazioni, ad esempio per le spese professionali!

  6. «In età avanzata è meglio non investire per evitare rischi».
    Sbagliato!
    Chi tiene il denaro solo sul conto di risparmio, ottiene un rendimento molto basso. Suddividete il vostro patrimonio e investite in modo oculato la parte che non vi servirà nei primi anni dopo il pensionamento.

  7. «Con il pensionamento anticipato non pagherò più i contributi AVS».
    Non è così.
    L'obbligo di contribuzione rimane valido fino all'età del pensionamento ordinario. Dovete registrarvi in autonomia presso l'AVS e versare i contributi, altrimenti rischiate di vedervi ridotta la rendita.

  8. «Conviene ridurre l'ipoteca».
    Non sempre.
    Dopo il pensionamento dovrete vivere con il reddito delle rendite e con il vostro patrimonio. Riducendo l'ipoteca, il denaro rimane vincolato nell'immobile e non potete quindi utilizzarlo per coprire le vostre spese correnti.

  9. «Il mio partner è sicuramente coperto con l'eredità e la rendita per superstiti».
    No.
    Anche voi dovete provvedere a una parte della copertura. Inoltre, esistono differenze tra matrimonio e concubinato. Per fare in modo che il coniuge o il partner in concubinato possa ereditare tutto, dovete lasciare una specifica disposizione testamentaria. Il diritto alla rendita per vedovi dell'AVS e della cassa pensioni è inoltre riconosciuto solo alle persone sposate. Alcune casse pensioni offrono tuttavia la possibilità di registrare un partner in concubinato che potrà successivamente ricevere la rendita per superstiti.

  10. «Se vado normalmente in pensione a 64/65 anni, non serve richiedere una consulenza pensionistica».
    Niente affatto. 
    La pianificazione del budget e del patrimonio offre una visione d'insieme della propria situazione finanziaria e consente di adottare misure tempestive, indipendentemente dal tipo di pensionamento. Anche nel pensionamento ordinario si devono prendere decisioni e valutare opzioni di ottimizzazione. Quanto prima affrontate l'argomento, tanto maggiore sarà il vostro margine di manovra: il momento migliore è tra i 45 e i 50 anni.

Sintesi

Sognare, concretizzare, decidere

Una pianificazione attenta della pensione si svolge in tre fasi e comincia già a 45 anni. Il pensionamento e il mantenimento del tenore di vita nella vecchiaia richiedono una pianificazione accurata. Le prestazioni dell'AVS e della cassa pensioni, infatti, non bastano in genere a mantenere il tenore di vita abituale del 70–90 per cento in età avanzata.

Pensionamento ordinario, anticipato o parziale

Avete la possibilità di scegliere come andare in pensione, optando per il pensionamento ordinario come modello standard, per il pensionamento anticipato come variante costosa, per il pensionamento parziale come transizione graduale oppure per la flessibilità del pensionamento differito. Ma dal «quando» dipende anche il «quanto».

La riforma AVS 21 è entrata in vigore il 1° gennaio 2024

Nell'ambito della riforma AVS 21 è stato deciso di portare gradualmente l'età di riferimento per le donne dai 64 ai 65 anni. Inoltre è stata resa più flessibile la riscossione delle rendite AVS. Scoprite quali opzioni sono disponibili per un pensionamento flessibile. 

Domande frequenti sulla pianificazione della pensione in sintesi

Avete domande sulla pianificazione della pensione?