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Previdenza intelligente: risparmiare sulle imposte grazie a una corretta pianificazione

Cassa malati, affitto, prodotti alimentari: la vita è diventata sempre più cara negli ultimi anni. Chi pianifica la propria previdenza con cura ottiene spesso un risparmio fiscale e ha più denaro da spendere, nonostante l'inflazione. Vi mostriamo come fare con suggerimenti e trucchi concreti.

Previdenza intelligente: risparmiare sulle imposte grazie a una corretta pianificazione

Edizione 11.11.2024

Risparmiare sulle imposte è un incentivo importante che spinge la popolazione svizzera a occuparsi di previdenza per la vecchiaia. Secondo il Barometro della previdenza Raiffeisen 2024, i vantaggi fiscali non sono rilevanti solo in fase di costituzione della propria previdenza privata, ma anche nella decisione sulla forma di riscossione degli averi della cassa pensioni. Lo studio rivela anche che migliori sono le conoscenze previdenziali, maggiore priorità avranno le considerazioni sugli aspetti fiscali nella pianificazione previdenziale. La previdenza personale per la vecchiaia rappresenta per i privati un'importante leva per ridurre il proprio carico fiscale. 

Übersicht Steuersparmöglichkeiten

1. Costituzione del patrimonio previdenziale

Chi investe nella previdenza in Svizzera ottiene anche un risparmio fiscale. Ad esempio, i versamenti nella previdenza privata del pilastro 3a e i riscatti volontari nella cassa pensioni possono essere interamente dedotti dal reddito imponibile. Si aggiungono poi altri vantaggi fiscali. Il capitale vincolato nella previdenza non rientra infatti nel patrimonio imponibile e i proventi che ne derivano non devono essere tassati come reddito. Per contro, gli averi 3a versati possono essere prelevati regolarmente solo a partire dai 60 anni e l'avere di vecchiaia nella cassa pensioni non prima dei 58 anni. Maggiori informazioni sul prelievo successivo nella sezione «Prelievo degli averi previdenziali».

 

A quanto ammonta il risparmio fiscale nel caso dei versamenti nel pilastro 3a?

L'ammontare del risparmio fiscale ottenuto con i versamenti nel pilastro 3a dipende dai seguenti fattori: domicilio, reddito imponibile, stato civile e confessione religiosa. Poiché le imposte della Confederazione e nella maggior parte dei Cantoni sono progressive, l'onere fiscale cresce in misura più che proporzionale con l'aumentare del reddito imponibile, aumenta cioè la cosiddetta aliquota marginale d'imposta -> riquadro. Chi versa molte imposte sul reddito riesce, di conseguenza, anche a ottenere un risparmio fiscale maggiore. Più alto è il reddito imponibile e meno interessante risulta il domicilio fiscale, più elevato sarà il risparmio annuo. Una persona sola con un reddito imponibile annuo di 60'000 franchi risparmia quindi, versando l'attuale importo massimo 3a di 7'056 franchi, 1'370 franchi nella città di Zurigo, ma 1'760 franchi a Losanna. In caso di reddito imponibile pari a 120'000 franchi, l'onere fiscale si riduce di 2'240 franchi nella città di Zurigo e di 2'680 franchi a Losanna.

Risparmio fiscale

Conviene effettuare versamenti 3a anche in caso di redditi contenuti?

Si sente dire spesso che solo chi ha un buon reddito beneficia del pilastro 3a. Una cosa è certa: è più semplice risparmiare del denaro ogni mese; inoltre, in termini assoluti, si ottiene un risparmio fiscale maggiore. In termini relativi invece, cioè in percentuale del carico fiscale, le persone con un reddito più basso traggono un vantaggio maggiore. Un esempio: Nils Jung (25), residente nella città di Zurigo con un reddito imponibile annuo di 60'000 franchi può ridurre il proprio carico fiscale di circa il 20 per cento versando l'attuale importo massimo 3a pari a 7'056 franchi (dal 2025 nuovo importo massimo) – risparmia cioè 1'370 franchi. Sua cugina Laura (41), anch'essa residente nella città di Zurigo e con un reddito imponibile di 120'000 franchi, ha un risparmio nominale maggiore pari a 2'240 franchi, ma il suo carico fiscale si riduce «solo» del 10 per cento circa, la metà di suo cugino. Chi non guadagna (ancora) molto ma può comunque versare l'importo massimo nel pilastro 3a ottiene quindi un vantaggio finanziario maggiore di coloro che guadagnano di più.

La maggior parte di coloro che investono nella previdenza con il pilastro 3a versa l'importo massimo, come risulta dal Barometro della previdenza Raiffeisen. Anche tra i giovani adulti, che di norma non hanno ancora un reddito elevato, il 41 per cento sfrutta l'importo massimo e un altro 20 per cento buona parte di esso.

 

Gli averi devono essere versati nel pilastro 3a o nella cassa pensioni?

I riscatti volontari nella cassa pensioni hanno gli stessi vantaggi fiscali dei versamenti nel pilastro 3a; quest'ultimo presenta tuttavia più benefici rispetto ai primi: un margine di manovra maggiore in fatto di scelta di prodotti e strategia d'investimento, maggiore flessibilità per un successivo prelievo e rimborso garantito in caso di decesso. Inoltre, gli averi 3a possono essere trasferiti in un secondo momento nella cassa pensioni senza conseguenze fiscali e percepiti come rendita. Solo chi può risparmiare somme per la vecchiaia superiori all'importo massimo 3a dovrebbe prendere in considerazione i riscatti nella cassa pensioni per la parte in eccesso.

2. Prelievo degli averi previdenziali

In Svizzera non è solo la costituzione della previdenza a godere di vantaggi fiscali, ma anche il prelievo successivo degli averi previdenziali (3a, cassa pensioni, libero passaggio) sotto forma di capitale ha benefici fiscali. Chi preleva denaro dalla previdenza per la vecchiaia paga la cosiddetta imposta sulle prestazioni in capitale della previdenza. Di norma, essa è inferiore alla normale imposta sul reddito ed è progressiva nella Confederazione così come nella maggior parte dei Cantoni. Maggiore è l'importo prelevato, più alta sarà l'aliquota che si dovrà versare. Un esempio: Pierre Rochat (62), residente nella città di Losanna, preleva un capitale di 25'000 franchi dal suo conto 3a con un'aliquota del 2.5 per cento. Se prelevasse 200'000 franchi, l'aliquota salirebbe al 6.4 per cento. Anche a livello cantonale esistono differenze significative e persino all'interno di uno stesso Cantone l'onere fiscale varia a seconda del Comune.

 

Come si può ottimizzare l'aspetto fiscale in caso di prelievo degli averi previdenziali?

Poiché il sistema fiscale federale è progressivo, di norma il prelievo scaglionato degli averi previdenziali è più opportuno anche nei Cantoni che applicano una percentuale fissa per le prestazioni di capitale. Questo è il caso, ad esempio, del Canton San Gallo. Nei Cantoni con tali sistemi, definiti flat rate, il risparmio fiscale dello scaglionamento è minore rispetto ai Cantoni con sistema progressivo. Un esempio: Katja Keller (53) risparmia nella città di Zurigo più di 37'000 franchi ritirando il proprio avere previdenziale di circa 850'000 franchi nel corso di cinque anni. Suo fratello Martin (55), che vive nella città di San Gallo, con la medesima procedura, riesce a ridurre l'onere fiscale «solo» per poco più di 6'000 franchi.

aspetto fiscale in caso

A cos'altro bisogna prestare attenzione nel prelievo degli averi previdenziali?

 La Confederazione e la maggior parte dei Cantoni raggruppano tutti i prelievi degli averi previdenziali (pilastro 3a, cassa pensioni, libero passaggio) nello stesso anno fiscale, anche quelli del / della coniuge. Un altro punto importante relativamente al prelievo scaglionato: al momento, dopo il raggiungimento del 60º anno di età i conti o depositi del pilastro 3a possono essere ritirati solo in un'unica soluzione. Inoltre, dopo i riscatti volontari nella cassa pensioni l'avere della cassa pensioni può essere ritirato per l'intero importo o parzialmente come capitale solo dopo un periodo di blocco di tre anni. Se questo termine non viene rispettato, la deduzione fiscale relativa al riscatto volontario viene computata a posteriori nell'ambito della procedura di recupero d'imposta.

3. Decisione Riscossione della rendita o prelievo del capitale

Anche la decisione su come percepire l'avere di vecchiaia della cassa pensioni ha conseguenze a livello fiscale. Chi opta per una rendita mensile dalla cassa pensioni versa delle normali imposte sul reddito sull'importo ricevuto. In caso di prelievo di capitale, al momento della riscossione deve essere corrisposta l'imposta sulle prestazioni in capitale della previdenza. 

 

Il prelievo di capitale è più interessante dal punto di vista fiscale rispetto alla rendita?

Oggi il prelievo degli averi previdenziali viene tassato a un'aliquota ridotta nella Confederazione e in molti Cantoni, mentre alla rendita viene applicata la normale tariffa dell'imposta sul reddito. Questo significa che in genere si pagano meno imposte con un prelievo in capitale che con una rendita?

Il fatto che sia più interessante fiscalmente la rendita o il prelievo di capitale dipende da diversidai seguenti fattori, tra i quali si contano non solo la: durata restante della vita, ma anche l'di vita residua, aliquota marginale d'imposta individuale, l'ammontare dell'imposta sulle prestazioni in capitale della previdenza, le imposte sulla sostanza e sul reddito dovute sul capitale riscosso e sui i relativi proventi da interessi e dividendi conseguiti. 

Che rilevanza hanno in realtà…

… le imposte per la decisione su rendita o capitale?

In caso di prelievo di capitale, le imposte sono maggiori nell'anno del prelievo, perché è lì che si deve versare l'imposta sulle prestazioni in capitale della previdenza. L'intera rendita della cassa pensioni viene tassata, unitamente alla rendita AVS e a eventuali altre entrate, come reddito per tutta la durata della vita. Nel lungo periodo, il prelievo di capitale risulta spesso più conveniente dal punto di vista fiscale.

Tuttavia, più del puro aspetto fiscale, è importante che la decisione tra rendita o capitale venga presa in base alla propria situazione di vita e alla propensione personale al rischio. Il capitale riscosso deve infatti essere investito, se non viene impiegato per una finalità concreta. Per molte persone in procinto di andare in pensione la soluzione migliore è una combinazione tra rendita e capitale: si percepisce una rendita dalla cassa pensioni che, unita all'AVS, consente di coprire i costi fissi, mentre ci si fa versare il resto sotto forma di capitale. In questo modo si combina la sicurezza di un reddito garantito alla flessibilità finanziaria.

4. Assicurazioni sulla vita

Le assicurazioni sulla vita garantiscono la copertura contro i rischi finanziari legati a decesso, invalidità o vecchiaia. In linea di principio, esse sono ripartite nelle seguenti tre categorie:

  • assicurazioni sulla vita di puro rischio (assicurazioni in caso di decesso e assicurazioni per incapacità di guadagno)
  • assicurazioni sulla vita di capitale (assicurazioni sulla vita miste e assicurazioni sulla vita legate a fondi)
  • assicurazioni di rendita di vecchiaia (rendite vitalizie)

A seconda del tipo di assicurazione sulla vita, in fase di liquidazione in caso di invalidità, decesso o vita vengono applicate imposte diverse.

 

Quali imposte vengono corrisposte per le liquidazioni in capitale di un'assicurazione sulla vita?

In caso di decesso, i vari Cantoni tassano le prestazioni in capitale in modo differente. Anche la forma di previdenza (3a/3b) e la tipologia di assicurazione sulla vita influiscono sulle imposte dovute.

In caso di vita con un'età, ad esempio, di 65 anni e una liquidazione da un'assicurazione vita di capitale 3a deve essere corrisposta l'imposta sulle prestazioni in capitale della previdenza, analogamente a quanto accade per la liquidazione di un conto previdenza 3a. Se l'assicurazione vita di capitale è stata stipulata nella previdenza libera 3b, in tutti i Cantoni e per la Confederazione la liquidazione in caso di vita è invece esente da imposta sul reddito.

In caso di assicurazione vita di capitale finanziata con un premio unico (investimento una tantum) nella previdenza libera 3b è necessario rispettare tutte le seguenti condizioni, affinché l'intera liquidazione, proventi inclusi, sia esente da imposte sul reddito:

  • durata del contratto di almeno cinque anni
  • stipula dell'assicurazione prima del 66º anno di età
  • liquidazione del capitale dopo il 60º anno di età

Consigli e suggerimenti

Vale sempre la pena risparmiare sulle imposte

Di seguito trovate i tre principali suggerimenti sul tema del risparmio fiscale suddivisi per le diverse fasce di età.

 

Giovani adulti (20-30 anni)

  • Considerare l'onere fiscale nel budget
  • Pilastro 3a – anche i piccoli importi fanno la differenza
  • Investire i risparmi fiscali

Nel mezzo centro della vita (31–50 anni)

  • Sfruttare l'importo massimo del pilastro 3a
  • Apertura di più conti del pilastro 3a
  • Versamento di maggiori contributi di risparmio nella cassa pensioni

Prima del pensionamento (dai 51 anni)

  • Valutare i riscatti nella cassa pensioni
  • Rendita o prelievo di capitale
  • Pianificazione tempestiva del prelievo degli averi previdenziali

Rimanete ben informati

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