Possibilità offerte da una riscossione più flessibile della rendita
Il pensionamento anticipato costa caro. Scegliendo il pensionamento anticipato, potete cominciare a percepire la rendita AVS con due anni di anticipo sull'età di riferimento (65 anni), quindi a 63 anni (62 per le donne della generazione di transizione). Tuttavia, la riscossione anticipata causa una riduzione a vita della rendita AVS. Per evitare la riscossione anticipata della rendita AVS, molte casse pensioni offrono al suo posto una rendita transitoria. Tuttavia, chi sceglie questa opzione deve in genere autofinanziare la rendita transitoria o quanto meno partecipare ai relativi costi, con una conseguente riduzione della rendita di vecchiaia della cassa pensioni. L'avere della cassa pensioni può essere riscosso in molti casi a partire dai 58 o 60 anni, a seconda del regolamento della relativa cassa. Se percepite le prestazioni della cassa pensioni in anticipo, riducete il capitale di vecchiaia poiché mancano anni di contribuzione e accrediti di interessi. Inoltre, si riduce il tasso di conversione in base a cui l'avere viene trasformato in rendita vitalizia. Le casse pensioni riducono questo tasso in genere di 0.15-0.2 punti percentuali per ogni anno di prelievo anticipato.
I tagli alla rendita AVS e all'avere della cassa pensioni accentuano la lacuna reddituale. Si consideri che negli anni del pensionamento anticipato viene perso anche il reddito da attività lavorativa che si sarebbe altrimenti guadagnato. Ove possibile, questa lacuna nel reddito dovrebbe essere colmata tramite il risparmio privato, come ad esempio un avere del pilastro 3a.
Come procedere al pensionamento anticipato
Quando il pensionamento anticipato deve essere scartato per motivi finanziari, il pensionamento parziale può rappresentare una valida alternativa. Tramite il pensionamento graduale e la riduzione del grado di occupazione potete effettuare una transizione progressiva verso la pensione. Le casse pensioni e, da quest'anno, anche l'AVS offrono la possibilità di percepire la rendita in modo progressivo. Le casse pensioni stabiliscono una forbice d'età compresa in genere tra i 58 e i 70 anni per il pensionamento graduale. Tra i 63 e i 70 anni (o tra i 62 e i 70 per le donne nate tra il 1961 e il 1969) è possibile percepire la rendita AVS in massimo tre tranche. Le casse pensioni possono, tramite i loro regolamenti, autorizzare una gradazione perfino maggiore della rendita. La liquidazione della prestazione di vecchiaia sotto forma di capitale non può avvenire in più di tre tappe. Diversamente dal pensionamento anticipato, nel pensionamento parziale non sono dovuti contributi AVS aggiuntivi, in quanto l'obbligo di contribuzione è in genere assolto tramite l'occupazione a tempo parziale.
Esempio: se a 63 anni riducete il vostro grado di occupazione dal 100 all'80 per cento potete ritirare il 20 per cento del vostro avere nella cassa pensioni o percepirlo sotto forma di rendita. Inoltre, potete farvi versare in anticipo il 20 per cento della rendita AVS. La stessa possibilità vi è concessa una seconda volta, se a 65 anni riducete il grado di occupazione di un altro 30 per cento. Il rimanente 50 per cento delle vostre prestazioni di vecchiaia potete percepirlo nel momento in cui cessate l'attività lavorativa, al più tardi a 70 anni.
Come procedere al pensionamento parziale
Potete anche scegliere di rinviare il pensionamento. In questo caso potete contare su un supplemento percentuale sulla rendita per tutta la vita. Con la riforma AVS, i contributi AVS versati dopo i 65 anni confluiscono nel calcolo della rendita di vecchiaia. In questo modo potete incrementare l'AVS fino alla rendita massima e colmare eventuali lacune contributive. Nel 2024, il supplemento è pari al 5.2 per cento per un differimento di un anno e fino al 31.5 per cento per un differimento di cinque anni. Importante: se desiderate posticipare la rendita e ottenere così il supplemento, dovete comunicarlo alla filiale AVS di competenza entro un anno da quando avete raggiunto l'età di pensionamento ordinaria.
Anche la rendita della cassa pensioni può essere rimandata. Tutte le casse pensioni sono tenute a offrire questa possibilità in seguito alla riforma AVS. Le persone che lavorano possono quindi rimanere assicurate presso la cassa pensioni fino al termine dell'attività lavorativa o al più tardi entro i 70 anni d'età. Alcune casse permettono di continuare a pagare i contributi anche durante il periodo del differimento, per incrementare ulteriormente il capitale di vecchiaia.
Chi continua a lavorare può posticipare l'utilizzo del pilastro 3a per massimo cinque anni, continuando nel frattempo a versare contributi con l'agevolazione fiscale. Nel momento in cui rinunciate all'attività lucrativa, siete obbligati a incassare tutti gli averi previdenziali del pilastro 3a. Per risparmiare è preferibile tenere più conti del pilastro 3a, così da ricevere i versamenti distribuiti su più anni fiscali già a partire da alcuni anni prima della data presunta di pensionamento.
Come procedere al pensionamento differito