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Il pensionamento flessibile in sintesi

Tutto ciò che occorre sapere

L'età di riferimento è di 65 anni per gli uomini e le donne.

 

L'età di pensionamento per le donne viene portata gradualmente da 64 a 65 anni.

 

Le donne nate tra il 1961 e il 1969 appartengono alla generazione di transizione e ricevono un indennizzo finanziario.

 

La riscossione flessibile delle rendite può cominciare tra i 63 e i 70 anni.

Informazioni importanti sull'età di pensionamento flessibile

Dal 1° gennaio 2024, l'età di riferimento è di 65 anni per gli uomini e le donne. Sono stati introdotti anche la riscossione flessibile delle rendite e gli incentivi per chi lavora più a lungo. L'età di pensionamento per le donne viene portata gradualmente da 64 a 65 anni. Gli anni di nascita dal 1961 al 1969 rientrano nella generazione di transizione e ricevono una compensazione finanziaria per questo aumento.

Insieme alla parificazione dell'età di riferimento è stata introdotta anche una riscossione più flessibile delle rendite. In pratica, adesso potete farvi versare la vostra prima rendita da AVS e cassa pensioni tra i 63 (62 per le donne della generazione di transizione) e i 70 anni. In futuro potrete anche richiedere inizialmente all'AVS solo una parte della rendita, posticipando il pagamento della parte restante. In questo modo si agevola una transizione graduale dall'attività lavorativa al pensionamento.

Il pensionamento anticipato è costoso. Negli anni del pensionamento anticipato rinunciate a tutto il vostro reddito e le prestazioni della cassa pensioni saranno inferiori per tutta la vita. Un'alternativa è offerta dal pensionamento parziale, che permette tra l'altro di avere una transizione più morbida verso la pensione. Con un pensionamento parziale, andate in pensione gradualmente e percepite le prestazioni della cassa pensioni in forma progressiva. Se i fondi non sono sufficienti, potete effettuare una riscossione anticipata della rendita AVS, che viene tuttavia ridotta del relativo importo e sarà quindi più bassa per tutta la vita. È favorito invece chi continua a lavorare oltre i 65 anni, perché i contributi AVS versati dopo tale età confluiscono nel calcolo della rendita di vecchiaia. Questa possibilità non veniva offerta prima della riforma AVS 21.

Cosa cambia con la riforma AVS 21

Tra i cambiamenti più significativi della riforma AVS 21 ci sono l'armonizzazione dell'età di pensionamento, il pagamento più flessibile delle rendite e gli incentivi per la continuazione del lavoro. L'età di pensionamento ordinaria è ora definita età di riferimento ed è stata portata a 65 anni per tutti. L'età di pensionamento ordinaria per le donne viene quindi innalzata gradualmente da 64 a 65 anni. Le donne della generazione di transizione (anni di nascita dal 1961 al 1969) ricevono un'indennità per questo aumento.

La riforma AVS 21 offre maggiore flessibilità nella riscossione della rendita. Adesso è possibile cominciare a percepire la rendita AVS tra i 63 e i 70 anni di età, oppure si può richiedere solo una parte della rendita, allo scopo di scaglionare la sua riscossione. In questo modo si agevola una transizione graduale dall'attività lavorativa al pensionamento. La riforma ha imposto a tutte le casse pensioni di offrire la possibilità di un prelievo scaglionato. Svariate casse pensioni offrivano questa opzione anche prima della riforma.

Chi lavora oltre i 65 anni, può migliorare la propria rendita. Dal 1° gennaio 2024, i contributi AVS versati dopo i 65 anni confluiscono nel calcolo della rendita di vecchiaia. Prima non era così. Chi lavora dopo i 65 anni può quindi migliorare la propria rendita AVS e colmare le lacune contributive. Chi rimane attivo oltre l'età di riferimento può ora decidere se pagare i contributi AVS sull'intero reddito oppure (come in precedenza) usufruire dell'importo in franchigia di 1'400 franchi. Rinunciando all'importo in franchigia, il reddito medio annuo determinante per il calcolo della pensione risulta maggiore e la rendita può essere incrementata fino alla rendita massima. Chi versa contributi AVS oltre l'età di riferimento, tra i 65 e i 70 anni può richiedere un'unica volta un ricalcolo della rendita AVS presso la cassa di compensazione. Nel calcolo sono inclusi i contributi aggiuntivi versati dopo i 65 anni.

 

L'adeguamento dell'età di pensionamento per le donne e la generazione di transizione

L'età di pensionamento ordinaria per le donne viene portata gradualmente da 64 a 65 anni. Le donne nate tra il 1961 e il 1969 appartengono alla generazione di transizione. Le donne nate nel 1964 saranno le prime a dover lavorare un intero anno in più. Gli anni di nascita inclusi nella transizione verso un'età di pensionamento maggiore ricevono un'indennità finanziaria. La compensazione avviene in due modi: le donne che lavorano fino alla nuova età di pensionamento ricevono un supplemento di rendita a vita. L'entità del supplemento dipende dall'anno di nascita e dal reddito annuo medio. Le donne con un reddito più basso ricevono un supplemento più elevato. Le donne che scelgono invece di percepire la rendita AVS a 64 anni (o prima) subiscono una deduzione minore rispetto a quanto accade normalmente con la riscossione anticipata.

Supplemento di rendita: se lavorate fino alla nuova età di riferimento in vigore, ricevete un supplemento a vita sulle vostre rendite AVS. L'importo del supplemento dipende dal reddito medio annuo. Il supplemento mensile (supplemento di base) sulla rendita ammonta a massimo:

  • 160 franchi per le donne con un reddito medio annuo fino a 58'800 franchi 
  • 100 franchi per un reddito medio annuo compreso tra 58'801 e 73'500 franchi 
  • 50 franchi per un reddito medio annuo superiore a 73'501 franchi.

Il supplemento integrale è destinato solo alle donne nate nel 1964 e 1965. Per le donne nate negli altri anni compresi tra il 1961 e il 1969, il supplemento di base si riduce fino al 25 per cento. Nel caso delle donne coniugate, il supplemento non rientra nel calcolo del plafond e viene quindi versato in aggiunta alla rendita massima. I supplementi di rendita non sono inclusi nel calcolo per le prestazioni complementari.

Aliquote di riduzione inferiori con la riscossione anticipata: le donne della generazione di transizione possono percepire la rendita già a partire dai 62 anni. In caso di riscossione anticipata, a partire dal 2025 la riduzione applicata alla loro rendita AVS sarà inferiore al solito. L'entità della riduzione varia tra lo 0 e il 10.5 per cento in funzione del reddito annuo medio e della durata dell'anticipo.

Maggiori informazioni sul supplemento per la generazione di transizione dall'UFAS

Riscossione flessibile della rendita nel 1° e 2° pilastro

AVS: la riscossione flessibile della rendita permette di cessare l'attività lavorativa tra i 63 e i 70 anni. Un pensionamento anticipato prima dei 65 anni comporta una perdita di reddito e una riduzione delle rendite. In caso di pensionamento differito, si ha diritto a un supplemento e si continua a percepire il salario. Adesso si può richiedere anche una riscossione o un differimento parziale della rendita AVS, con il pagamento della parte restante in un momento successivo. È possibile scegliere liberamente di percepire tra il 20 e l'80 per cento delle prestazioni. La riscossione anticipata, ordinaria e differita possono essere combinate in maniera personalizzata. La riforma intende agevolare un passaggio graduale al pensionamento. Inizialmente i tassi di riduzione e i supplementi non subiranno modifiche, ma dal 2027 saranno adeguati all'aumento dell'aspettativa di vita. Il Consiglio federale si riserva di fissare le nuove aliquote a ridosso della loro introduzione.

Continuando a lavorare dopo i 65 anni potete incrementare la vostra rendita AVS, poiché in futuro i contributi AVS versati dopo i 65 anni concorreranno alla formazione della rendita. Potete inoltre rinunciare all'importo in franchigia di 1'400 franchi mensili. Con questa scelta potete incrementare l'AVS fino alla rendita massima e colmare le lacune contributive. La rinuncia all'importo in franchigia è consigliato alle persone che all'età di riferimento non raggiungerebbero la rendita massima. In questo modo potete migliorare la vostra rendita AVS. La rinuncia deve essere richiesta attivamente, perché la deduzione di 1'400 franchi per datore di lavoro viene altrimenti applicata in automatico. La rendita non può essere invece aumentata se avete già raggiunto la rendita massima (2'450 franchi al mese, aggiornamento al 2024). Importante: se desiderate posticipare la rendita AVS, dovete comunicarlo alla filiale AVS di competenza entro un anno da quando avete raggiunto l'età di riferimento. Chi non rispetta i termini, non avrà diritto al supplemento di rendita.

Cassa pensioni: molti istituti di previdenza hanno cominciato a offrire il pensionamento parziale già prima dell'entrata in vigore della riforma AVS 21. La riforma AVS 21 obbliga ora tutte le casse pensioni ad autorizzare il pensionamento parziale alle condizioni fissate dalla legge. Grazie alla riforma AVS 21, le persone assicurate possono ora percepire la prestazione di vecchiaia in tre fasi. Questa è una norma di minima della previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP). Le casse pensioni possono, tramite i loro regolamenti, autorizzare una gradazione ancora maggiore. Importante: la riscossione della prestazione di vecchiaia sotto forma di capitale può avvenire al massimo in tre tappe. Finora alcuni cantoni non lo permettevano per motivi fiscali. Una tappa comprende tutti i prelievi dal 2° pilastro effettuati nell'arco di un anno. Il prelievo anticipato riduce la prestazione di vecchiaia.

Un'altra novità per gli istituti di previdenza riguarda l'obbligo di autorizzare il rinvio della prestazione di vecchiaia. Siccome il rinvio comporta privilegi fiscali, è permesso soltanto se associato alla continuazione dell'attività lavorativa. Diversamente dall'AVS, in questo caso l'obbligo legale di versamento dei contributi termina all'età di riferimento (65 anni). Come sempre, gli istituti di previdenza possono però stabilire per regolamento che le persone assicurate possono continuare a versare i contributi anche una volta raggiunta l'età di pensionamento. Il differimento comporta un aumento della prestazione di vecchiaia.

Libero passaggio: oggi potete rimandare il prelievo degli averi di libero passaggio per massimo cinque anni, anche se non state più lavorando. Questa disposizione vi permette di utilizzare gli averi previdenziali in forma scaglionata, risparmiando così sulle imposte. Dal 1° gennaio 2030 questa possibilità verrà limitata: il Consiglio federale ammetterà il differimento soltanto per le persone che continueranno a lavorare dopo i 65 anni.

Possibilità offerte da una riscossione più flessibile della rendita

Il pensionamento anticipato costa caro. Scegliendo il pensionamento anticipato, potete cominciare a percepire la rendita AVS con due anni di anticipo sull'età di riferimento (65 anni), quindi a 63 anni (62 per le donne della generazione di transizione). Tuttavia, la riscossione anticipata causa una riduzione a vita della rendita AVS. Per evitare la riscossione anticipata della rendita AVS, molte casse pensioni offrono al suo posto una rendita transitoria. Tuttavia, chi sceglie questa opzione deve in genere autofinanziare la rendita transitoria o quanto meno partecipare ai relativi costi, con una conseguente riduzione della rendita di vecchiaia della cassa pensioni. L'avere della cassa pensioni può essere riscosso in molti casi a partire dai 58 o 60 anni, a seconda del regolamento della relativa cassa. Se percepite le prestazioni della cassa pensioni in anticipo, riducete il capitale di vecchiaia poiché mancano anni di contribuzione e accrediti di interessi. Inoltre, si riduce il tasso di conversione in base a cui l'avere viene trasformato in rendita vitalizia. Le casse pensioni riducono questo tasso in genere di 0.15-0.2 punti percentuali per ogni anno di prelievo anticipato.

I tagli alla rendita AVS e all'avere della cassa pensioni accentuano la lacuna reddituale. Si consideri che negli anni del pensionamento anticipato viene perso anche il reddito da attività lavorativa che si sarebbe altrimenti guadagnato. Ove possibile, questa lacuna nel reddito dovrebbe essere colmata tramite il risparmio privato, come ad esempio un avere del pilastro 3a.

Come procedere al pensionamento anticipato

 

Quando il pensionamento anticipato deve essere scartato per motivi finanziari, il pensionamento parziale può rappresentare una valida alternativa. Tramite il pensionamento graduale e la riduzione del grado di occupazione potete effettuare una transizione progressiva verso la pensione. Le casse pensioni e, da quest'anno, anche l'AVS offrono la possibilità di percepire la rendita in modo progressivo. Le casse pensioni stabiliscono una forbice d'età compresa in genere tra i 58 e i 70 anni per il pensionamento graduale. Tra i 63 e i 70 anni (o tra i 62 e i 70 per le donne nate tra il 1961 e il 1969) è possibile percepire la rendita AVS in massimo tre tranche. Le casse pensioni possono, tramite i loro regolamenti, autorizzare una gradazione perfino maggiore della rendita. La liquidazione della prestazione di vecchiaia sotto forma di capitale non può avvenire in più di tre tappe. Diversamente dal pensionamento anticipato, nel pensionamento parziale non sono dovuti contributi AVS aggiuntivi, in quanto l'obbligo di contribuzione è in genere assolto tramite l'occupazione a tempo parziale.

Esempio: se a 63 anni riducete il vostro grado di occupazione dal 100 all'80 per cento potete ritirare il 20 per cento del vostro avere nella cassa pensioni o percepirlo sotto forma di rendita. Inoltre, potete farvi versare in anticipo il 20 per cento della rendita AVS. La stessa possibilità vi è concessa una seconda volta, se a 65 anni riducete il grado di occupazione di un altro 30 per cento. Il rimanente 50 per cento delle vostre prestazioni di vecchiaia potete percepirlo nel momento in cui cessate l'attività lavorativa, al più tardi a 70 anni.

Come procedere al pensionamento parziale

 

Potete anche scegliere di rinviare il pensionamento. In questo caso potete contare su un supplemento percentuale sulla rendita per tutta la vita. Con la riforma AVS, i contributi AVS versati dopo i 65 anni confluiscono nel calcolo della rendita di vecchiaia. In questo modo potete incrementare l'AVS fino alla rendita massima e colmare eventuali lacune contributive. Nel 2024, il supplemento è pari al 5.2 per cento per un differimento di un anno e fino al 31.5 per cento per un differimento di cinque anni. Importante: se desiderate posticipare la rendita e ottenere così il supplemento, dovete comunicarlo alla filiale AVS di competenza entro un anno da quando avete raggiunto l'età di pensionamento ordinaria.

Anche la rendita della cassa pensioni può essere rimandata. Tutte le casse pensioni sono tenute a offrire questa possibilità in seguito alla riforma AVS. Le persone che lavorano possono quindi rimanere assicurate presso la cassa pensioni fino al termine dell'attività lavorativa o al più tardi entro i 70 anni d'età. Alcune casse permettono di continuare a pagare i contributi anche durante il periodo del differimento, per incrementare ulteriormente il capitale di vecchiaia.

Chi continua a lavorare può posticipare l'utilizzo del pilastro 3a per massimo cinque anni, continuando nel frattempo a versare contributi con l'agevolazione fiscale. Nel momento in cui rinunciate all'attività lucrativa, siete obbligati a incassare tutti gli averi previdenziali del pilastro 3a. Per risparmiare è preferibile tenere più conti del pilastro 3a, così da ricevere i versamenti distribuiti su più anni fiscali già a partire da alcuni anni prima della data presunta di pensionamento.

Come procedere al pensionamento differito

Riepilogo

Inizio flessibile della terza fase della vita

Tra i 63 e i 70 anni: grazie alla riforma AVS 21 è ora possibile effettuare un passaggio flessibile alla terza fase della vita. L'età di pensionamento ordinaria, ora chiamata età di riferimento, è stata unificata a 65 anni per tutti. Adesso la rendita AVS può essere riscossa tra i 63 e i 70 anni in tutto o in parte, se si preferisce una riscossione graduale della rendita. Con un congruo anticipo, potete pianificare il pensionamento come piace a voi.

Preparazione ottimale del pensionamento

La riscossione flessibile della rendita rende possibili diverse forme di pensionamento, come il pensionamento anticipato, parziale o differito. Qualunque sia l'opzione scelta, il pensionamento deve essere adeguatamente pianificato. Ma anche se decidete di andare in pensione regolarmente a 65 anni, ci sono alcune scadenze da rispettare. 

Domande frequenti sull'età di pensionamento flessibile

Avete ancora domande sull'età di pensionamento flessibile?