Il reddito influenza tutti e tre i pilastri della previdenza svizzera: l'ammontare della rendita AVS dipende dal reddito medio. Chi guadagna meno riceverà in futuro una rendita più bassa. D'altronde con il lavoro a tempo parziale si hanno anche meno possibilità di mettere da parte del denaro per la previdenza privata. Ne risente quindi indirettamente anche il 3° pilastro.
Le ripercussioni più forti si hanno però sul 2° pilastro. Infatti il salario determina l'entità dei contributi alla cassa pensioni. Tuttavia non viene considerato l'intero salario, dato che è prevista la cosiddetta deduzione di coordinamento di 25'725 franchi. Ai fini del calcolo dei contributi della cassa pensioni è determinante soltanto il salario che rimane dopo tale deduzione (definito salario assicurato o coordinato). La deduzione di coordinamento è uguale per tutti i salari, con la conseguenza che in proporzione penalizza di più i salari bassi.
AVS: quali sono gli effetti sul 1° pilastro del tempo parziale
L'assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) si basa sul principio che chi versa meno, riceverà anche meno successivamente. La rendita intera mensile AVS oscilla tra 1'225 e 2'450 franchi a seconda del reddito, degli accrediti per compiti educativi e assistenziali e del reddito del coniuge nelle coppie sposate. Lavorare a tempo parziale significa godere di un reddito inferiore e di conseguenza anche di una rendita generalmente più bassa. Chi lavora a tempo parziale e si prende cura di bambini o famigliari ha diritto agli accrediti per compiti educativi e assistenziali che vanno a incrementare la rendita.
Cassa pensioni: deduzione di coordinamento e soglia d'entrata
La cassa pensioni può dedurre dal salario assicurato 7/8 della rendita massima AVS come deduzione di coordinamento, allo scopo di evitare una doppia assicurazione. L'intero importo è dedotto anche in caso di occupazione a tempo parziale e ciò può avere gravi conseguenze, soprattutto per chi lavora con un orario ridotto. Il salario assicurato si riduce enormemente e il diritto futuro alle rendite è drasticamente ridimensionato. La grande maggioranza delle casse pensioni applica però regole meno rigide, soprattutto per i lavoratori a tempo parziale, quindi è opportuno informarsi in merito alle regole applicate dal vostro datore di lavoro.
Per essere assicurati presso una cassa pensioni bisogna avere un salario annuo minimo di 22'050 franchi. Questo salario minimo è chiamato soglia d'entrata. Chi non raggiunge questo importo non usufruisce dell'assicurazione obbligatoria nel 2° pilastro. Chi raggiunge questo importo lavorando per più datori di lavoro può richiedere un'assicurazione facoltativa (in genere presso l'istituto collettore).
3° pilastro: previdenza privata fondamentale per il tempo parziale
Per quanto i lavoratori a tempo parziale abbiano un margine di manovra finanziario limitato, dovrebbero dare la massima priorità ai versamenti nella previdenza privata. I versamenti nel pilastro 3a sono una buona opzione per migliorare in maniera flessibile la previdenza per la vecchiaia e coprire eventuali lacune previdenziali, oltre a essere deducibili dalle imposte.